Iceberg Fall/Winter 2021
In una Milano Fashion Week giunta al giro di boa, sabato è stata la volta della presentazione digital di Iceberg 1974. La chiave di tutte le collezioni quest’anno è stata la volontà di fare ritorno all’essenzialità e alla semplicità, che non vuol dire escludere e accantonare lo stile, anzi.
Tra tutti, Iceberg 1974 è quello che ha preso più alla lettera in concetto di digital, presentando la collezione FW 2021 in un ambiente che inizialmente ricorda il mondo del cartoon “Il laboratorio di Dexter”, un laboratorio scientifico protetto da password, ma in realtà il riferimento è alle celebri piazze metafisiche di Giorgio De Chirico, con una voglia di enfatizzare la quiete di spazi sospesi tra utopia e realtà, dove il sound (azzeccatissimo) va di pari passo con il susseguirsi degli outfit che scorrono tra il variare della palette cromatica; si parte da una luce bianca per poi mutare nel corso della presentazione da sfumature grigie sino ad un deep black notturno. Il messaggio di James Long, Creative Director del brand, è quello di evadere dalla realtà e tuffarsi in un universo parallelo cucito a maglia sulla pelle. In fondo è quello che stava facendo anche il piccolo genietto Dexter!
Il video si apre con delle domande che vogliono indagare e scoprire qualcosa sulla vita privata di ognuno di noi; “Where are you right now?” “How does the body relate to io?” “Does the space have from?”, al termine delle quali iniziano a girare su se stesse le modelle con indosso gli outfit della FW 2021.
Una collezione fondata sull’utopia
La collezione firmata Iceberg si rifà a quella (purtroppo) accantonata dell’Autunno/Inverno 2021 a causa della pandemia. Il direttore creativo ha pensato di realizzare una collezione che punta al 100% sulla maglieria, con capi da indossare in ogni momento della giornata, dedicati a una donna attenta alla cura dei dettagli e contemporanea. James Long ora vede la moda con gli occhi di chi sente il bisogno di staccare la spina dagli innumerevoli impegni quotidiani e di riscrivere le pagine di un’agenda che lascia spazio anche a prendersi cura della propria persona. Una pausa dal caos che ci ha sempre circondati, Iceberg la prende anche nella scelta della palette utilizzata, accantonando per un istante i colori pop (suo punto di forza) per delle cromie pacate ed essenziali.
Iceberg 1974 punta (quasi) tutto sulla comodità
Iceberg Knitwear Utopia non rinnega il passato ma coniuga coolness e relax dando vita ad una collezione loungewear luxury. Sweatshirt comode e calde, maxi cardigan, cappotti avvolgenti, pull vaporosi, ma anche gonne e abiti fascianti. L’heritage di Iceberg viene comunque celebrato con questa serie di tricot, seppur in modo più soft, senza dimenticare i suoi punti di forza, come la logomania e i pattern grafici. Un pezzo della collezione che avrà di sicuro gli occhi puntati addosso è il gilet in maglia bianco candido, tornato in voga nell’ultimo periodo, proposto in versione XXL e indossato come un minidress. Così d’effetto da farci dimenticare l’effetto nerd degli anni passati. Le calzature rispecchiano questa nuova concezione di quotidianità attraverso stivali dalla suola importante, sneaker e décolleté essenziali.
di Agnese Pasquinelli