Si chiude a Parigi il quadrilatero della moda dedicato alla prossima primavera estate. Parigi conferma sostanzialmente le tendenze proposte dalle fashion week che l’hanno preceduta, NY in apertura, Londra e Milano. In scena nella Ville Lumière una donna seduttiva, impeccabile, priva di sbavature, ma che lascia trasparire un pizzico di sana follia.
Il lungo, retaggio dell’Haute Couture, di cui i francesi ormai detengono lo scettro, è presente in quasi tutti i defilè. Monospalla o strapeless (ndr. a spalle nude) purché semplice e lineare, il lungo conquista.
La palette colori non si smentisce e regala connubi chic. Uno su tutti, l’inossidabile formula bianco/nero, immancabile per la donna Club-college pensata da Karl Lagerfeld per Chanel che contraddistingue la collezione P/E 2013 trasformando le iconiche perle in borchie.
Stampe a fiori, o a over pied de poule, o meglio, quadretti mini e maxi e rombi per un effetto optical a scacchiera. Minimal nei tagli, pulita nelle linee, elegante nelle nuances e nei colori, questa la moda che arriva da Parigi. A corredo maxi bangles a impreziosire i polsi e a sottolineare la gestualità di mani perfette e curatissime.
Borse piccole e squadrate dai manici contenuti, come vuole Raf Simons al suo debutto da Dior, oppure icon clutch e baguette come le nuove proposte di Heidi Slimane per Saint Lauren. Sì, Saint Lauren perché Slimane, alla sua prima stagione alla guida della maison, opta per un ritorno alle origini, a partire dal marchio: via il nome di battesimo del celebre stilista Yves. È il 1968, per la precisione, quando Yves Saint Lauren e Pierre Bergè hanno deciso di dare una chance alla diffusione della couture, trasformandola e creando il pret à porter, inventando Saint Lauren Rive Gauche.
Gli accessori seguono la linea scelta per gli outfit, impreziosendoli e arricchendoli senza smentire il must collettivo che fa eco da New York, Londra, passando per Milano, che per la prossima P/E 2013 vogliono una donna cosmopolita, di personalità, carismatica, raffinata per gusto e portamento nel day wear come per la sera. Niente fronzoli e pochi orpelli, ma semplici dictact che ne sottolineano l’innata eleganza.
(di Federica Piacenza)
