Nella sua presentazione per la Fashion Week di Parigi, il direttore creativo di Loewe JW. Anderson ha realizzato una collezione Autunno/Inverno pensata per tutti gli stili delle donne del mondo di oggi creando pezzi accattivanti, sofisticati e dettagliati in perfetto stile Loewe.
All’interno delle mura di un castello, Anderson e Loewe hanno creato il loro spazio spoglio, ormai caratteristico. Continua infatti anche qui l’atto riduzionista iniziato con la collezione maschile, portandola avanti e riducendola ulteriormente. Alla base della collezione c’è un orientamento intimista che si concentra sul tessuto, puntando su giochi che coinvolgono i materiali che, tra le varie sperimentazioni, esplorano nuovi modi di incontrarsi.
Tanti cubi colorati: la collaborazione con l’artista italiana Lara Favaretto
Loewe ha collaborato nuovamente con l‘artista italiana Lara Favaretto, che ha realizzato una nuova installazione di cubi di confetti che si disseminano nella stanza per creare un paesaggio mutevole che viene lentamente eroso dai corpi che la navigano. Favaretto nelle sue creazioni utilizza spesso materiali volatili o fragili che abbracciano l’inevitabilità del crollo. Ogni cubo è fatto di coriandoli solidi – senza colla o armature – compressi in un processo ad alta intensità di manodopera per diverse ore da squadre di persone.
In un momento attuale definito dalla totale estroversione, la passerella femminile AI 2023-24 presenta una posizione introversa che riguarda la silhouette, la texture e il modo in cui i materiali reagiscono alla luce. I protagonisti sono la pelle, duchesse di seta, raso, velluto, maglia cashmere, piume, cristalli. La palette colori è caratterizzata dai toni del nero, marrone, cammello, bianco, rosso e non mancano i color pastello.
Creazioni ‘fantasma’
Il primo outfit ad aprire la sfilata è un maxi-abito con stampa sfocata. «Giocare con la sfocatura è un modo per sottolineare che la moda, anziché riguardare il presente, si concentra sul «dopo». Si tratta di mettere a fuoco ciò che può sembrare poco chiaro in questo preciso istante», spiega Anderson dopo il défilé. Nascono così creazioni trompe-l’oeil ‘fantasma’. Dagli abiti ai trench, fino ai cappotti di pelliccia, tutto si riduce a un’impressione, a un ricordo che ritorna.
Le novità più incredibili della sfilata
Se pensavate che l’abito fantasma fosse una grande sorpresa, a stupirci ancora ci sono le borse che si trasformano in abiti, dove la loro catena in realtà sostiene l’orlo del vestito. E poi ancora, le piume che diventano un tessuto andando a coprire l’intera texture di maglie, pantaloni e gonne creando un effetto assolutamente incredibile. Sfilano poi un maxi-abito drappeggiato sorretto solamente da una piccola sfera e un abito stampato con un rivestimento marrone metallizzato, che sembra una pelliccia in movimento.
Un pezzo che rimarrà sicuramente impresso è la giacca in pelle in color carta da zucchero, senza cucitura e dallo stile cartoon. Tutte queste proposte sono accompagnate da stivaletti, sandali, mocassini in felpa e stivali con volume ai polpacci che sono diventati i re della sfilata. Oltre alla maxi Tote Puzzle, e la Paseo, viene introdotta la borsa Squeeze, over e in morbidissima pelle, un manico squishy e un dettaglio con catena a ciambella.
Quindi, minimalismo, lusso e valore del sapere artigianale si uniscono e si manifestano nella loro massima espressione in questa collezione incredibile, solo come Jonathan Anderson sa fare.