Femminilità rigorosa, desiderio di trasgressione e stravaganza agli eccessi. Il rock di Madonna, emblematica icona, diviene fonte di ispirazione per migliaia di generazioni e l’immagine della donna si nutre di potere e autorità, in un’epoca dove il lusso e la prosperità economica ostentano e provocano. E’ la Eighties age, gli anni ottanta, a stimolare la creatività degli stilisti per la primavera/estate 2016, che ne reinterpretano lo stile con un new glamour attraverso dettagli e forme nuove o un malinconico sguardo al passato.
Nella collezione di Philipp Plein si respira aria di rock allo stato puro: borchie disposte geometricamente su hot pants e giacche di pelle, abbinati a pantaloni in denim strappato e T-shirt stampate. Poi, ornamenti di frange e bomber con gonna a palloncino impressi di rose e corone di spine. Di sera, invece, emergono abiti in maglia illuminati da riflessi metallici di lamé silver, audaci mini dress nero corvino in tulle o ricoperti da invadenti piume nere.
Da una sfrontata aggressività a una sofisticata eleganza che sfiora i limiti del rigore: Gaia Trussardi porta gli anni ottanta alla ribalta esplorando l’heritage della Maison del Levriero con un’estetica più contemporanea ispirata al film “Tracks”, tratto dal libro autobiografico di Robyn Davidson, sulla traversata nel deserto centrale australiano. Blazer in tessuto fluido dal taglio classico o accorciato accompagnano pantaloni ampi e stretti in vita da maxi cinte, oppure vengono sovrapposti su morbide bluse e gilet di linea maschile. L’aspetto eclettico e vissuto è smorzato dalla sensualità di micro top e abiti aderenti in pelle coperti da spolverini in suede oversize.
Dimentichiamo i tempi in cui la donna rispettava timidamente i diktat imposti da un severo codice morale e sociale. La parola chiave che unisce lo stile e il guardaroba femminile è osare.
di Anna Rita Russo