Conferme di trend e rivisitazioni in chiave moderna
La sfilata firmata Jean Paul Gaultier è un’ulteriore conferma del trend che ormai da un paio d’anni spopola nel mondo della moda: le collaborazioni, o meglio contaminazioni, tra diverse maison. Dopo Fendace, Gucci per Balenciaga, e le stesse fusioni di Jean Paul Gaultier ad altri brand e creativi, come Y Project o Olivier Rousteing di Balmain, Dossena dà un tocco un po’ “Rabanne” alla collezione Jean Paul Gaultier Haute Couture AI 2023/2024. Questa unione è resa riconoscibile attraverso gli abiti impreziositi e l’utilizzo delle frange.
I 33 look della collezione riprendono e rappresentano 33 monumenti e luoghi d’attrazione parigini: il primo,”École Militaire”, è composto da un frac, gilet e pantaloni in nero con decorazioni dorate: un outfit che rievoca la solennità delle uniformi delle forze dell’ordine. Il look finale è proprio “Galerie Vivienne”, (una delle attrazioni turistiche più eleganti della capitale francese), ed è composto da un abito in velluto bordeaux su cui è applicato un bouquet di fiori veri.
Vengono poi reinterpretati i capi iconici del brand: il reggiseno con le coppe a cono è qui riproposto in un argento luminoso; Dossena recupera dal passato anche la scollatura a fiori indossata da Naomi Campbell ben 9 anni prima, e le righe che hanno segnato la storia della Maison.