Vista da diverse prospettive, Jil Sander riesce comunque a comunicare il messaggio di portabilità e femminilità che fin dagli esordi sono i presupposti delle sue collezioni. La stilista tedesca, infatti, resta fedele al principio di minimalismo che caratterizza il suo design e presenta capispalla dalla linea morbida, abiti puliti e pantaloni maschili. Le calzature, che completano ogni outfit, sono sandali piatti con spessa suola di gomma o legno.
La collezione comprende anche i capi-icona di Jil Sander: dal classico cappotto grigio polvere, alla tuta nera androgina… Il tutto è impreziosito dal valore aggiunto di rifiniture sartoriali, che fanno si che ogni ensemble sia perfettamente calibrato.
Anche la palette di colori rappresentata da bianco, nero, scala di grigi e micro-fantasie multicolor si riconferma portabile ed elegante. Risulta chiara, quindi, la tendenza per la prossima stagione: una donna che non si pone obiettivi di ammaliamento o sensualità stereotipata, né si lascia convincere dalla società a rinunciare alla propria forza ed indipendenza.
La sfilata P/E 2014 di Jil Sander è come guardare attraverso un bicchiere di vetro, grazie all’atmosfera creata dai pannelli di plexiglass integrati sulla passerella, fra i quali hanno sfilato le modelle. A metà tra una performance artistica interattiva e una presentazione funzionale.
Inaspettati i mix: le numerose parti degli outfit, ben mescolate, mantengono un tocco apparentemente casuale, per un’allure semplice e fresca. Un approccio agli accostamenti davvero easy chic: come li definisce la stessa Jil nelle sue note, quando scrive “la potente bellezza degli assemblaggi random”.
(di Aglaia Restuccia)