Jil Sander e la sua collezione alla MFW A/I 19-20

Jil Sander

Jil Sander: The show must go on

Nel corso della Milano Fashion Week vediamo calcare la passerella dalle modelle del duo creativo Luke e Lucie Meier, una coppia anche nella vita. Sono al timone del marchio Jil Sander dal 2017 e sposati da undici anni, dopo essersi conosciuti al Polimoda di Firenze e aver messo alla prova il loro amore lavorando a chilometri di distanza.

Questa sfida è forse il segreto di un buon matrimonio e della riuscita di un’azienda in cui la mission fondamentale è guardare sempre avanti, puntare al progresso senza pensare a ciò che è passato. Il modo migliore per attuare questa filosofia è sicuramente il dialogo continuo, che favorisce il rinvigorimento e la creazione di nuove idee, come ci tiene a precisare Lucie.

“Non è facile vestirsi bene”

Il messaggio che Jil Sander ha sempre tenuto a precisare è quello che nulla è facile nella vita, sia vestirsi bene che creare abiti di ottimo design e comodi al tempo stesso. Infatti, la comodità per una donna è tutto; se al mattino si indossa un capo che non ci fa sentire a nostro agio, ci darà fastidio per l’intera giornata.

Un concetto ben distante da Jil Sander, che realizza abiti in grado di raccontare la storia di una coppia; una coppia semplice ma raffinata ed estremamente cool, così come il suo marchio. La semplicità si nota anche dall’invito alla sfilata: un classico canovaccio da cucina che conduce però l’ospite, guidato dalla voce di Kelley Lu, in un’atmosfera desueta ma ammaliante.

Una donna androgina ma femminile

La collezione firmata Jil Sander si presenta come un connubio perfetto tra maschile e femminile, dove a far da padrone sono le proporzioni XXL dei pezzi, che vengono impreziosite dai dettagli delle stampe e dei materiali.

L’utilizzo del feltro di lana sia nei capi sartoriali che nei capi spalla si sposa bene con la scelta di adottare cuciture naturali, a vista, alternandole a tagli cut-out che lasciano intravedere parti di pelle e ad impunture che creano all’apparenza revers trompe-l’œi. Nulla è lasciato al caso e niente è inutile o superfluo, anche i ricami devono essere leggermente ornamentali e avere un tocco di utilitarian.

Luke e Lucie Meier sono amanti del Giappone, e per il loro ultimo viaggio avevano scelto una località distante dal caos delle grandi città, Shimane, dalla quale hanno immagazzinato, magari anche inconsciamente, notevoli spunti. Per la loro collection il duo ha cercato di trasmettere l’importanza degli spazi vuoti che i giapponesi chiamano estetica del “MA”.

Questa loro passione per l’Asia Orientale si evince anche nella scelta delle nuances, ad esempio i look color indaco realizzati con tessuti provenienti dalla città di Kojima, nota ai più per le numerose tecniche di tintura. Così come il riferimento alle tipiche stampe incise sul legno, che i Meier hanno riproposto in nero come cordone ornamentale per il cappotto bianco candido.

Il mood della collezione Jil Sander è quello di proporre capi lontani dagli stereotipi della moda inverno, favorendo l’armonizzazione delle linee e riscaldando il corpo femminile senza tralasciare la sensualità. A completare gli outfit, stivali aderenti e borse a mano (Jil Sander è da sempre un brand maestro nella realizzazione di borse in vera pelle).

 

di Agnese Pasquinelli

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