Lucie e Luke Meier hanno sorpreso il pubblico della Milano Fashion Week con la loro collezione PE 2025 per Jil Sander, portando in passerella un viaggio affascinante verso l’Oriente. La scenografia, dominata da una moquette di fiori e sipari teatrali color testa di moro, ha creato un’atmosfera misteriosa e suggestiva, in linea con le immagini notturne catturate dal fotografo Greg Girard tra il 1972 e il 1982, che immortalano una Hong Kong pre-tecnologica e il porto di Vancouver illuminato da luci al neon.
La collezione ha esplorato un’estetica urbana e sofisticata, caratterizzata da tessuti iridescenti, stampe paesaggistiche e accessori semplici ma d’impatto, come collane e pendenti d’argento con la scritta ‘Lonely Hearts’. Sulle note di una colonna sonora elettronica, sfilano business suit rivisitati con giacche squadrate, pantaloni morbidi e corti, abiti da sera in seta georgette e completi in knitwear arricchiti da perle metalliche.
Il demure, tema centrale della collezione, è stato interpretato con un twist couture, che ha reso il tutto ancora più ricercato e contemporaneo. I dettagli demi-couture, come frange e cristalli Swarovski, si fondono perfettamente con le lavorazioni crochet e i pellami lucidi, mentre i cartamodelli sartoriali reinventati con volumi inediti danno un tocco di modernità ai capi.
Tra gli ospiti di spicco, l’artista Marina Abramović ha catturato l’attenzione con un cappotto di pelliccia rosso fuoco, mentre le star della musica Solange Knowles e Jack Harlow hanno aggiunto un tocco di glamour alla prima fila. Anche Renzo Rosso di OTB era tra i presenti, testimoniando l’importanza della sfilata nel panorama internazionale. La serata si è conclusa con una cena esclusiva presso l’headquarter del brand, dove sono state presentate le prime sei fragranze ideate dai Meier, espandendo ulteriormente l’universo Jil Sander.
Con questa collezione, Jil Sander conferma il suo posto tra i marchi di lusso più influenti, offrendo un equilibrio perfetto tra suggestioni orientali, minimalismo raffinato e innovazioni sartoriali.