Tra le novità e le conferme più attese della Fashion week troviamo Krizia e il suo nuovo Head Designer Antonio D’Anna, che ha debuttato lo scorso febbraio. Il marchio della bergamasca Maria Mandelli, che lasciò l’insegnamento per la moda conquistando negli anni Ottanta la stampa americana che soprannominò Crazy Krizia (per l’utilizzo di materiali insoliti e innovativi), oggi rivive sotto la direzione di Zhu ChongYun, che ha acquisito la Maison e l’intero archivio nel 2014.
È così che Occidente e Oriente si incontrano e si fondono; animali e plissettature tornano più forti di prima nelle linee fluide e avvolgenti dei capi che richiamano il kimono. E ancora, maniche a campana, pantaloni a gamba larga, tute e cappotti con cintura in vita si colorano di tinte esotiche come il verde foresta, il rosso vermiglio, l’arancione speziato e il giallo limone, che vengono disturbati da dettagli innovativi, come i bordi a nastro decostruiti, che lasciano sensualmente intravedere la pelle o sono decorati da applicazioni a Y che imitano l’effetto a spirale dell’iconica plissettatura Krizia e ne diventano anche stampa.
Pellicani, elefanti, giaguari, cavalli, tucani e rinoceronti di perline intarsiate fanno brillare i capi delle prime uscite; mentre l’attitudine “Crazy“ rivive nei ricami in plastica multicolor della maglieria bianca che chiude la sfilata.
Tutte pronte dunque per il tour safari di Krizia?
di Pamela Romano