Roberto Cavalli A/I 2020-21
Come ogni anno, in occasione della Milano Fashion Week, tutti i brand italiani più importanti presentano le loro nuove collezioni. Lo scorso 22 febbraio oltre alle numerose sfilate, è stata svelata anche la collezione Autunno/Inverno 2020-21 di Roberto Cavalli.
La “Skins” visual experience
La collezione è stata presentata attraverso un’originale esperienza immersiva che il brand ha intitolato “Skins”, tenutasi in via Tortona 3 presso il museo Mudec di Milano, che per l’occasione ha allestito schermi digitali per sottolineare i temi e i valori di cui la nuova collezione è portatrice. Questo particolare evento, inoltre, è stato amplificato sui profili social del brand, e la protagonista indiscussa della serata è stata la favolosa Gabrielle Caunesil, che ha accompagnato l’evento tramite le sue Instagram stories, sponsorizzando il lancio della nuova linea.
Lo stile animalier firmato Roberto Cavalli
C’è aria di novità nello stile di Roberto Cavalli, che presenta nella linea Autunno/Inverno 2020-21 svariati look che rispecchiano una tendenza estremamente wild e animalier. Riprendendo le precedenti stagioni del brand, è sempre presente il motivo leopardato che è ormai un elemento iconico e distintivo per Roberto Cavalli. Per quanto riguarda le novità, nella nuova stagione emergono stampe più moderne e contemporanee, come lo zebrato, il pitonato e compaiono anche le piume, che qui adornano molti capi.
Questi particolari elementi che dominano quasi tutti i look della nuova linea sono in grado di adattarsi sia a donne che a uomini molto audaci e che hanno voglia di osare e distinguersi dagli altri, conferendo loro un aspetto provocante e seducente al tempo stesso. Nella nuova collezione nel complesso sono presenti in particolare look molto eleganti, prediletti per le uscite serali ma che mixati a stampe giovanili e a materiali sbarazzini rendono l’outfit più declinabile e versatile, perfetto anche per un aperitivo o un cocktail in uno dei tanti posti chic e glamour che la capitale italiana della moda ha da offrire.
di Martina Girola