Si respira un’atmosfera minimal e sofisticata, alla sfilata di Marni. Resa tale a cominciare dalla location: essenziale, candida e luminosa.
La collezione si propone come connubio tra una donna femminile e atletica. Femminilità aulica data dalla scelta stilistica di usare forme orientali, come il kimono giapponese e la gonna a tubino, rigorosamente sotto al ginocchio. La personalità sportiva, invece, è delineata dal dettaglio della visiera, sempre più ridondante di gioielli e applicazioni con l’avanzare dei look, e dalla scelta delle calzature, le classiche infradito rivisitate dall’aggiunta della zeppa bicolor.
Il punto focale dei look presentati è la vita alta, già vista in anteprima con la Resort Collection, sottolineata da cinture e pantaloni a palazzo, dal taglio maschile.
Regna imperativo il binomio bianco e nero o rosso e nero, accostato a capi monocromo total black e total white.
I gioielli indossati evocano, per forma, le pergamene sacre appese alle sinagoghe, dettaglio usato quasi a ricordare l’ispirazione nipponica che aleggia, indisturbata, in questa rivisitazione occidentalizzata della geisha.
(di Giovanna Giacomin)