Sculture intrecciate e trecce ritorte che cadono dall’alto, libere, spontanee. È la fiber art di Françoise Grossen e la SS 2021 di Gabriele Colangelo.
Gabriele Colangelo e la fiber art
Un esercizio di tecnica, artigianalità e insieme di stile, dove preziosi intrecci accompagnano scolli e tagli che fluttuano liberi. È così che decide Gabriele Colangelo di presentare la sua collezione. Per il designer nulla sembra impossibile, dietro questa collezione infatti si cela una ricerca quasi maniacale di tessuti e lavorazioni. Colangelo sfiora più che mai le corde della seduzione, tra tagli cut-out sulla schiena e inserti con effetti see-through. Pieghe bloccate da maxi moschettoni metallici creano volumi asimmetrici.
Nulla è fuori posto, tutto è bilanciato. Come lo short movie con cui il designer ha mostrato la sua collezione, questa volta in formato digitale in collaborazione con Bibi Cornejo Borthwick. Dal bianco e nero dei primi istanti, ad una tavolozza cromatica che si arricchisce di celesti, tinte mattone e di verde pallido. Colori che vibrano e che ricordano che la moda può essere sapientemente slow, una lirica, un canto. «La qualità è la prima parola», ha raccontato lo stesso Colangelo, che ha accolto i giornalisti nel suo studio come una galleria d’arte. Lì dove i vestiti hanno preso vita.
La seta protagonista della collezione
Fettucce in seta si intersecano come strutture flessibili ed impalpabili, sovrapposte a capispalla ed abiti. Canestri in fili ritorti di cotone diventano pannelli sotto la maglia a coste, “twistata” in vita. Lo Jacquard in seta. Tessuto con fibra elastica, imita le disegnature del punto smoke, enfatizza il volume della gonna e crea effetti di adesione al corpo. La nappa diventa materia di elezione in una selezione tessile che ricerca una fluidità nel movimento. Crea un effetto di morbida luce nella palette cromatica, che al bianco ghiaccio accosta il celeste e qualche accento di verde.
Gli accessori
I sandali vengono impreziositi da trecce di pelle e listini con sfere metalliche. Le borse voluminose sono sia in pelle che in nastri di seta sovrapposti come a formare un ricamo. I gioielli, anelli d’argento con superficie organica di “alighieri”, elementi circolari che valorizzano la donna che li porta.
di Arianna Granziero