La Paris Fashion Week è entrata nel vivo e chiude la sua quarta giornata con un appuntamento serale all’Ambasciata italiana a Parigi. Ad invitare è Daniel Roseberry, il designer texano che non sbaglia un colpo a capo della maison risvegliata dal gruppo Tod’s. Dal 2019 Roseberry continua a reinterpretare i codici sartoriali e surreali di colei che è da sempre conosciuta come la Coco Chanel italiana, con cui condivise non solo il periodo storico e lo sdoganamento dell’uso della maglieria nella moda ma soprattutto la tenacia.
Il concetto di partenza
Il maglione all’epoca era considerato un capo povero, fino a quando Schiaparelli non lo fece personalizzare con un fiocco effetto trompe-l’oeil, rendendolo unico e talmente accattivante che Vogue America lo pubblicò sulle sue pagine nel 1927. Rendere unico ciò che fa parte del quotidiano è il punto di partenza di questa collezione Primavera/Estate 2024 firmata Daniel Roseberry.
Le linee impeccabili dei capi basic come abiti, blazer, pantaloni, gonne e persino canottiere e sottogonne, vengono rese preziose dai tocchi gold schiaparelliani. Dalla décolleté con cinturino alla caviglia sulla cui punta sono disegnate le dita dei piedi smaltate, un top bianco i cui decori ricordano le costole, la serratura di una porta come chiusura di un top. Un corpo che si esprime con la moda nel suo senso più elevato. Un guardaroba completo, che stavolta stringe l’occhio anche allo sportswear americano con la new entry delle sneakers e di denim look.
Il mare addosso
Una donna Schiaparelli descritta dalla mattina alla sera, libera di concedersi anche qualche colpo di testa, come gli abiti che esplicitamente ci dicono che il Mermaid-core ce lo porteremo avanti anche nell’estate 2024, non solo per le aragoste, che da cappello e telefoni (Dalì docet) pendono da abiti e collane, ma anche per le righe marinière e i maxi pesci.
La sirena che ha chiuso lo show è stata Kendall Jenner, che come squame sul suo vestito aveva migliaia di tips per unghia di colore rosso, tra il reale e il surreale, lo shock e il desiderio, come sempre tratti distintivi del dna Schiaparelli.