Le creazioni incarnano i pensieri della stilista
Sabato 28 settembre, Rei Kawakubo, fondatrice del brand Comme des Garçons, ha presentato per la prima volta la collezione Primavera/Estate 2025. La linea è caratterizzata da capi voluminosi che occupano lo spazio in modo teatrale, imponendo la loro presenza attraverso il volume. La stilista ha dichiarato che queste creazioni sono profondamente personali e che, ispirate alla sua interiorità e ai suoi pensieri, riescono a dar vita al suo stato d’animo in passerella. Kawakubo riconosce che questa scelta potrebbe non essere condivisa da tutti, ma afferma che la vera libertà risiede proprio in questo, e che le sue creazioni si basano solo su ciò che lei ritiene nuovo e stimolante.
Una prevalenza del bianco e della rigidità
La sfilata si è aperta con una serie di look in cui dominavano il bianco e una sorprendente rigidità degli abiti, che sembravano realizzati in tessuto rivestito di resina, se non addirittura in fibra di vetro. A esaltare il volume degli abiti vi erano creste quasi doriche, che costringevano i modelli a camminare lentamente, accentuando l’imponenza dell’insieme. Le creazioni successive erano invece realizzate in seta, probabilmente ispirate da diverse tradizioni dell’Asia e dell’Africa. Le rigide creste dei look bianchi si sono poi trasformate in imbottiture rivestite, dalle forme decisamente più morbide; queste strutture imponenti presentavano maniche sproporzionate o fori per le braccia inutilizzati.
Le creazioni ricoperte di fiocchi
Successivamente, sono apparsi modelli avvolti in abiti con strutture in rete metallica, riempite talvolta con materiale isolante, altre volte racchiuse in un ulteriore strato di tessuto con stampe fotografiche. Alcuni abiti erano composti da un cono di filamento bianco di enormi dimensioni, rivestito di garza dorata e decorato con tulle scarlatto. Uno dei capi presentava una struttura a forma di fiocco bianco avvolta in rete da pesca bianca, stretta in vita da un altro fiocco di un rosso vermiglio.
Gli abiti – pacchi regalo
Molti abiti richiamavano l’aspetto di veri e propri pacchi, realizzati con materiale insacchettato e talvolta decorati con rilievi rossi su sfondo bianco. Gli ultimi tre look erano tre mega-abiti composti da cilindri arrotolati o ammassi stropicciati di plastica da imballaggio.