Il monogramma, simbolo di coerenza del marchio, torna protagonista nella nuova collezione Laura Biagiotti
Siamo nel 1975. Laura Biagiotti crea il monogramma che diventerà l’iconico simbolo del suo marchio. Da allora passano oltre quarant’anni, ma quel simbolo, come la stessa idea di stile del brand, permane nel tempo. Lavinia Biagiotti continua con coerenza e raffinatezza il percorso materno alle redini creative della maison.
Ancora una volta il Teatro Piccolo di Milano accoglie lo show Biagiotti nell’ultima giornata della Milano Fashion Week. Una collezione, quella FW 2019-2020, in cui il logo prende il sopravvento. Fa da sfondo alla passerella. È stampato su gran parte degli outfit che sfilano sul catwalk. Quel monogramma che, ieri come oggi, testimonia lo stesso ideale di femminilità autentica tipica delle donne milanesi.
Grande assente: l’abito da sera. Non ci sono proposte evening. La collezione è interamente pensata per il giorno. Per tutti i giorni. Perché proprio lì, nel quotidiano, avviene lo straordinario. È la stessa stilista a testimoniarlo: “Voglio portare ciò che è straordinario nella nostra vita di tutti i giorni, cosicché esso non passi, ma anzi duri nel tempo. Lo straordinario nel quotidiano è secondo me la cifra del nuovo decennio che inizia, i nuovi anni Venti”. Come aveva fatto la madre, Lavinia Biagiotti sostiene una moda autentica i cui ideali di bellezza permangono nel tempo.
Laura Biagiotti sostiene una bellezza senza tempo, una femminilità autentica immune al passare delle mode
Nella prima parte del fashion show la palette di colori è piuttosto vivace. Tonalità contrastanti si sovrappongono creando giochi cromatici di forte impatto. Diversi anche i pattern: in alcuni capi il logo prende il sopravvento e il monogramma si ripete come motivo decorativo; in altri compaiono il tartan, i quadri, principe di Galles, motivi floreali tipici del damasco.
Nell’ultima parte della sfilata si alternano look total white (un classico nelle sfilate della Biagiotti). La collezione è un mix di cappotti e piumini, pullover e gilet, abiti in maglia, giacche dal taglio più maschile, maglioncini in cashmere, sottovesti di pizzo in versione da giorno e mini skirt. Torna anche l’abito bambola, tipico della tradizione del marchio.
Questa nuova fase di Laura Biagiotti è in realtà in forte continuità con la precedente. Il brand sostiene una bellezza senza tempo, che resiste ai trend e diventa evergreen. In coerenza con tale idea, un’ospite d’onore chiude la sfilata Autunno/Inverno 2019-20 di Laura Biagiotti. Si tratta della modella Pat Cleveland, musa di stilisti importanti negli anni Ottanta. Con la sua grazia e femminilità, nel pieno dei suoi 68 anni, solca con leggerezza la passerella, quasi prendendosi gioco di una moda che, nonostante tutto, la ha resa regina.
di Debora Lupi