Nonostante a causa di una situazione epidemiologica ancora incerta che sta assistendo a un incremento di casi in tutta Europa, il 2022 rischia di (ri)catapultarci di colpo all’inizio della pandemia, la Milano Fashion Week Men’s Collection non si ferma e parte alla grande con misure di sicurezza rafforzate. Una MFW basata su un calendario flessibile, tra conferme e possibili ed inattesi forfait, si prepara a scaldare i cuori degli affezionati al settore moda, tra sfilate in presenza e in digital. Nella giornata di sabato è la volta dello stilista del teschio: Philipp Plein.
Spiazzano il pubblico con le loro provocazioni (ormai è difficile scandalizzare). Ma spesso sono solo trovate per fare notizia e attirare le attenzioni pubbliche su prodotti commerciali. Operazioni ben diverse da quelle di certi creatori del passato che invece hanno fatto scandalo, intuendo lo spirito del loro tempo e rivoluzionandone il costume: dal nude look di Rosita Missoni nel ’67, simbolo della liberazione femminile, alla gonna maschile di Jean Paul Gaultier, che negli anni ‘80 ha anticipato la femminilizzazione del maschio. Per non parlare dell’intimo a vista di Dolce & Gabbana nei ’90. Oggi, però, in passerella si vede una collezione e nello showroom se ne vende un’altra. Fa testo Philipp Plein.
Milano Fashion Week Men’s Collection FW 2022-2023
Che Philipp Plein ami esibire il lusso non è certo una novità. Lo stilista, che ha costruito un impero nel fashion, si gode il frutto del suo lavoro e mette in mostra i suoi acquisti senza vergogna, come la nuova base meneghina, in via Burlamacchi 5; uno spazio esteso su una superficie di oltre 1400 metri quadri, dove ha presentato in presenza la sua prossima collezione Fall/Winter 2022-2023.
Grinta e dinamismo come denominatori comuni
Il back in town di Philipp Plein è stato eclatante ed eccitante. La scelta di sfilare in presenza coinvolgendo lo stesso il mondo del digital ha creato qualcosa di unico. La mente creativa dello stilista tedesco ha dato vita ad un team di little monsters composto da ben sei figure rappresentative della popolazione nella situazione odierna.
In che modo? Facendoli vivere attraverso applicazioni in Swarovski, patch, o ancora giocando con le texture. C’è voglia di tornare nelle strade a fare ricerca, a scoprire day by day i nuovi trend e prendere di nuovo parte al mondo metafisico dei party, tema in cui Plein ha sempre dimostrato di essere il numero uno.
Art Inspired ‘Lil’Mon$ter’
Immancabili in collezione i pezzi iconici, anima del brand, come minidress in paillettes (perché ricordiamo che Philipp Plein ama le sfilate co-ed), un long dress stile slip dress, semplice ma sensuale, con dettagli cut-out sul davanti proposto in viola e indossato con una stola di pelliccia a dimostrazione del fatto che può essere indossato in ogni stagione, basta giocare con i materiali! O ancora le giacche in colori psichedelici da tempo must have di Plein.
Nella ‘Lil’Mon$ter’ collection nulla è lasciato al caso e ai piedi: accanto a tacchi vertiginosi spuntano sneakers, indossate praticamente con ogni tipo di outfit, sdoganando il binomio sneaker/sport. Una scelta per rilanciare la linea Plein Sport, pensata e strutturata per essere unica e del tutto diversa dalle collezioni Philipp Plein. Una proposta stilistica e di posizionamento che mira a far risaltare lo specifico e autonomo DNA di Plein Sport.
Accanto a queste interessanti novità, in passerella non mancano bomber jacket, ampi fur coat tra classiche colorazioni e sfumature, fino ad arrivare a un capospalla di ben nove chili, realizzato con cristalli. Se non lo faceva Plein, chi altro avrebbe potuto osare così tanto?
Tra il rilancio della nuova linea Sport con una strategia commerciale mirata a differenziarsi nettamente dalla distribuzione di Philipp Plein, con il ricorso ad un network di business developers selezionati fra i più noti e accreditati showroom multimarca indipendenti presenti sul mercato, e l’annuncio in grande stile della paternità, il 2022 si preannuncia un anno stellare per Philipp Plein.
di Agnese Pasquinelli