Nella sognante cornice di Palazzo Litta, l’allure senza tempo di Pucci calca la passerella della Milano Fashion Week con una collezione dai volumi fluidi e forme scivolate che accarezzano la silhouette in un morbido gioco di sguardi.
Tra le tappezzerie, gli stucchi dorati e i dipinti originali settecenteschi, si susseguono figure colorate, fantasiose nei disegni e nelle forme che richiamano l’heritage del brand contagiandolo con giochi di luce di cristalli e pailettes. Toni pastello su impalpabili caftani e lunghi chemisier: un tripudio di colore che vi farà dimenticare il cielo cinerino tipico del capoluogo lombardo.
Parola d’ordine: quilted. Giubbini, gonne, vestaglie, cappotti, stivali e sciarpe; tutto è morbido, voluttuoso, avvolgente e pervaso da un’anima 3D che massimizza l’effetto dinamico delle stampe floreali e geometriche. Scolli a V che allungano la figura si alternano a composti dolcevita, mentre trasparenze e spalline sottili giocano tra sensuale e allegro preppy.
Le lunghezze sono midi e maxi, con pencil skirts abbinate a pantaloni fluidi e tubini in tessuti tecnici spalmati con finitura lucida e cuissard. La palette è quanto mai varia, con nuances che vanno dal rosa pallido fino al violetto e al blu petrolio. Cappotti 3/4 con ampi rêvers e tastoni dai toni a contrasto, ampi inserti in pelle e micro bags che impreziosiscono cinture in pelle multicolore a sottolineare il punto vita.
Sulle spalle spiccano colli di pelliccia e vistose stole imbottite; in fantasia, sul capo, turbanti che riprendono sapori anni ’60 fondendo un esotico vintage e un gioco di sperimentazione tessile fra paillettes, inserti in pelle e stampe all over dal sapore pop. Ed è proprio così che potremmo definire la collezione Pucci Autunno/Inverno 2018-2019: un pop prêt-à–porter che valorizza un atteggiamento positivo, elegante e spiritoso al tempo stesso.
di Francesca Favero