Missoni ci porta in Giappone attraverso capi ricamati con le tradizionali tecniche di tessitura; ricami metallici ispirati dalle trame ottenute con lo shibori, pied-de-poule simile ai disegni dei tessuti kasuri, cappotti oversize, tute sportive, capi di maglia e cardigan in camoscio ricordano le classiche tenute da lavoro giapponesi.
L’uomo di Angela Missoni si copre con montgomery oversize, blazer, pantaloni sarouel e da pigiama, decorati con disegni tartan e zigzag. L’Oriente viene ancora proposto con l’uso di cachemire, mohair, cammello, yak, alpaca e seta e nei colori, presi in prestito dalla stagione autunnale: i toni del giallo, del rosso e del verde, insieme al blu petrolio, il marina e il cobalto, il grigio e il nero.
Gioco di contrasti nell’abbinamento di colori, ma anche nelle composizioni dell’outfit, dalle forme irregolari alle linee geometriche. Gli accessori sono bucket hat, beret e cap, realizzati in maglia, in collaborazione con la maison Larose.
L’intento della stilista è, dunque, quello mischiare l’ordine con il disordine, prendendo ispirazione dalle barriere architettoniche, gli edifici urbani e le fondamenta della città. Un gioco di contrasti e contemporaneità per presentare nuovamente uno stile casual e anticonformista.
di Maria Giulia Gatti