Per la Milano Fashion Week Moschino sceglie gli anni Ottanta. Un giocoso ritorno alle origini. Scarabocchi fluo, metri e metri di tessuto, strumenti da sarto che prendono vita sulle modelle e look cinematografici. I ritmi della moda moderna sono talmente serrati, e Jeremy Scott sembra non essere riuscito a terminare la collezione Primavera/Estate 2019.
Grafismi pop
La collezione Primavera/Estate 2019 di Moschino presentata in questa Milano Fashion Week è ricca di colore e schizzi di pennarello. La sfilata firmata Jeremy Scott è un vero e proprio tuffo nel passato: a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Una celebrazione esagerata della cultura pop. La donna consapevole della sua femminilità è vestita per il successo. Lo stile Moschino presentato alla Milano Fashion Week è vistoso ed eccentrico ma ultra chic. Colori fluo e grafiche “scarabocchiate” sono state presentate al ritmo delle hit degli anni del pop e del funk di Mtv. Lo schizzo sembra animarsi sugli abiti, e i segni del pennarello tratteggiano come stampe il bianco di trench, chemisier, giacche, gonne con il fiocco, e persino scarpe e collant. Così tutti i look di questa Milano Fashion Week, mini o extra long, elegantissimi o pop, si sono riempiti di linee “a mano libera” che hanno colorato gli abiti e le gambe delle più affezionate modelle del brand: Kendall Jenner, Bella e Gigi Hadid, Kaia Gerber e, naturalmente, Joan Small. L’accessorio immancabile è il cappello flat a tesa larga.
L’anima dell’Atelier alla Milano Fashion Week
Jeremy Scott guarda con un sorriso sornione la vita in atelier. Bobine di tessuto trasportate con disinvoltura dalle modelle in passerella, strumenti da couturier che si trasformano in rouches, capocchie per gli spilli che diventano corone. Scott non ha dimenticato le origini della maison, anzi, continua a ricordarle con l’ironia che lo contraddistingue. Tanto da avvolgere Gigi Hadid in un mini abito da sposa di velo bianco, seguita da un lungo strascico e da una schiera di “valletti” che sorreggono farfalle colorate. In passerella un work in progress che sembra uscire direttamente dall’atelier della Maison. La moda è anche divertimento, e Jeremy Scott è qui per ricordarcelo.
di Marta Valle