La famiglia Missoni aggiunge un posto a tavola: dopo 15 anni Angela Missoni lascia il posto di direttore creativo al suo braccio destro, Alberto Caliri. La sfilata d’esordio è un vento fresco di novità che rispolvera le vecchie glorie del passato.
Alberto Caliri firma la nuova SS 22 di Missoni
Vent’anni d’amicizia e di lavoro spalla a spalla con i Missoni hanno portato Alberto Caliri alla direzione creativa del brand di cui non è solo parte, ma anche cultore.
Nella sfilata d’esordio dopo il passaggio del testimone da parte di Angela Missoni, lo stilista dà prova non solo di grande capacità artistica, di grande senso della moda e spirito indipendente, ma anche di un religioso rispetto verso due rivoluzionari, Ottavio e Rosita, che hanno saputo creare un mondo tutto loro. Dichiaratosi desideroso di rendere le donne Missoni orgogliose del suo lavoro, Caliri presenta la rinascita di un brand che desidera rinnovarsi.
Nella Spring/Summer 2022 si trovano elementi di rivoluzione, come la stampa floreale su completi camicia-pantalone, scolli irregolari e sensuali, jeans maschili estremamente baggy e a vita bassa. Non manca però il tributo al mondo creato dal compianto capostipite Tai (Ottavio), che negli anni ‘60 ha stravolto il made in Italy con il suo patchwork coloratissimo, diventato la colonna portante della casa di moda.
Ci sono anche le murrine tanto amate da Rosita Missoni, proposte su borse gioiello o assemblate in un top variopinto e sensuale. La collezione, dichiara Caliri, ha come monito centrale la freschezza e la leggerezza, che si evince dai tessuti sottilissimi e dal modo in cui gli abiti fasciano in maniera elegante le curve femminili.
È tutto un gioco di trasparenze, colori, mix di capi prettamente maschili che sulla donna acquistano un sapore accattivante, bold, sicuro. I bikini, i lunghi trench, i crop top, gli abiti disco sono la rivoluzione silenziosa che Alberto Caliri apporta al mondo Missoni con l’eclettismo di chi sogna un nuovo mondo con lo sguardo volto al glorioso passato.
Niente di così nuovo
Benché le forme, i tessuti e le fantasie potrebbero sembrare innovative, la SS22 di Missoni non stupisce il pubblico in fatto di sensualità. A scioccare le folle con il nude look, infatti, ci hanno pensato Rosita e Ottavio nel 1967, abituando l’occhio degli amanti del brand a un elogio totale del corpo della donna. Fu sulla passerella di Palazzo Pitti che il duo Missoni decise di far sfilare una delle modelle senza reggiseno, poiché non in tinta con l’outfit. L’uscita fu uno scandalo, ma l’anno dopo era già diventato un trend.
Gli scolli vertiginosi, sia davanti che dietro, i bikini indossati sotto il trench, le trasparenze proposte da Caliri non sono che un seguito della rivoluzione partita più di sessant’anni fa da due visionari. Un tributo alla storia di un brand che vuole rinascere e rispolverarsi mantenendo saldi quegli ideali e quei segni che lo hanno distinto nel tempo, adattandoli alle mode che cambiano e alla libertà della donna che anno dopo anno conquista l’indipendenza di potersi mostrare al mondo come vuole.
di Annastella Versace