Moncler Genius Building: dopo un anno l’evoluzione prosegue

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Moncler Genius Building: una location riqualificata

I tunnel di via Ferrante Aporti, scoperti da Ventura Project in occasione del FuoriSalone 2017, sono ad oggi centro di esposizione per Moncler Genius, che ha scelto questa location rinominandola Moncler Genius Building, luogo in cui ha anche presentato la sua nuova collezione Autunno/Inverno 2019-2020. La casa di moda è inoltre promotrice della riqualificazione culturale della zona limitrofa alla stazione Centrale di Milano.

Così come il Salone del Mobile, la Settimana della Moda meneghina consente di scoprire tesori nascosti che nel giro di poco tempo vengono trasformati in set-up perfetti per ospitare le collezioni moda. Un mondo sotterraneo che mixa fashion, design, architettura, performance, scenografia e musica. Niente di più giusto per interpretare il progetto che Remo Ruffini, CEO di Moncler, vuole portare in auge. Si tratta di un’innovazione a favore della multietnicità, della tecnologia e, come vuole precisare Ruffini, “l’intento è quello di creare un modello di comunicazione e di business nuovo, all’avanguardia, che non si spaventi di fronte all’era digitale in cui stiamo vivendo oggi”.

Moncler Genius: one house, different voices

Ruffini ha ben pensato di arricchire il suo progetto avvalendosi dell’aiuto di nuovi designer, dando quindi voce a dodici collezioni che, alternandosi ogni mese, verranno presentate nel Moncler Genius Building. Ad illuminare l’exibition quest’anno saranno Pierpaolo Piccioli & Liya Kebede, Sergio Zambon e Veronica Leoni per Moncler 1952 (che prende il nome dall’anno di nascita del brand), Sandro Mandrino per Moncler Grenoble, Simone Rocha, Craig Green, Matthew Williams di 1017 ALYX 9SM, Richard Quinn, Fragment Hiroshi Fujiwara, Palm Angels Francesco Ragazzi e Poldo Dog Couture.

I designer e la loro concezione di Moncler Genius

Richard Quinn

Da un estroso come Quinn non è difficile immaginare una capsule colorata e simpatica, che sprizza energia. Infatti, ad accoglierci un tripudio di fiori e stampe che per un secondo fanno sorgere il dubbio se essere ad un’esposizione di Andy Wahrol.

Pierpaolo Piccioli e Liya Kebede

Nylon laqué e richiami africani per il duo di designer che puntano a creare sontuosità con piumini dalle nuances calde, che sembrano danzare all’interno di un’architettura più che essenziale. Un bel connubio, maxi proporzioni ed essenzialità. La scelta di chiamare accanto a sé Liya Kebede, sostenitrice di artigiani africani, sta a dimostrare quanto l’arte di Piccioli sia espressione di multiculturalità.

Veronica Leoni e Sergio Zambon

La coppia di designer della collezione 1952 propone una versione pop eclettica in un’atmosfera ispirata alla vicina discoteca, il Tunnel Club di via Sammartini. I modelli infatti sono all’interno di gabbie vetrate in cui sono ricreati vari ambienti. Anche qui il nylon occupa buona parte dei materiali usati, mescolandosi a rete, lana bouclé e stampe tartan. Per il menswear, Zambon afferma di volere un uomo poliedrico, uno scalatore cool del XXI secolo. Se non è innovazione questa!

Moncler Grenoble

Ecletticità e patchwork per Sandro Mandrino, che ha l’onore di avere una scenografia curata da Hrafnhildur Arnardottir, artista islandese meglio conosciuta come Shoplifter. Al termine dell’esposizione, l’installazione andrà alla Biennale di Venezia. Ispirazioni allo ski-wear degli anni Settanta, ma con introduzioni di frange e tie-dye per Moncler Grenoble.

Simone Rocha

Romanticismo interpretato da capi in pizzo sangallo che creano una delicata visione all’interno di un candido bosco di betulle. C’è amore e rispetto verso la natura in questo tunnel.

Craig Green

Il designer promuove l’heritage di Moncler e la sua voglia di innovarsi con un bilanciato mix di volumi tra il corpo e lo spazio circostante.

Matthew Williams per Moncler 1017 Alyx 9SM

Qui la tecnologia è espressa ai massimi livelli attraverso sacchi a pelo che indicano la funzionalità e fanno combaciare il mondo di 1017 Alyx 9SM con il voler puntare all’eternità di Moncler per i suoi capi e accessori.

Hiroshima Fujiwara

Esistono infiniti modi di comunicazione, e in questa collezione, ispirata allo stile aviator, troviamo una mescolanza di vintage e urban che trasmette messaggi ben precisi attraverso delle maxi scritte.

Francesco Ragazzi Palm Angels

Provocatoria è la sua indole, e Francesco Ragazzi non perde mai occasione per esprimerla. In occasione della collaborazione con Moncler Genius, ha creato una silhouette urban dall’animo punk, lasciando pure le linee dei capi.

Poldo Dog Couture per Moncler Genius

Il nostro fedele amico a 4 zampe non poteva esimersi da indossare dei veri capi di tendenza. Questa collezione si arricchisce di diversi accessori e propone il gilet in piumino in nuovi materiali (come il nylon laqué) e nella variante effetto maglia.

In occasione della Milano Fashion Week è stato deciso di aprire al pubblico, domenica 24 Febbraio, il Moncler Genius Building, dove tutti potranno ammirare queste differenti concezioni di moda.

 

di Agnese Pasquinelli

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