Jeremy Scott porta in passerella la nuova immagine della maison
Le luci si spengono e la sfilata ha inizio.
Sulle note di “From disco to disco”, con una platea che non può far a meno di muoversi a ritmo di musica, l’attesa finisce.
Le modelle escono alla scoperta, ed è subito chiaro un rimando al Mc Donald. Il rosso e il giallo si fanno spazio ora su giacche dall’allure bon ton, ora su un irriverente accappatoio/ cappotto.
In questo fashion fast food i vassoi contengono borse matelassé con tanto di cuore, le box happy meal e le bibite si trasformano in accessori divertenti ed unconvetional.
Finisce il primo capitolo della sfilata.
Il secondo si apre con un mood totalmente ‘90ty.
La presenza del brand “Moschino” diventa presente a tratti prepotente.
“Gold and chains” ricoprono mini dress in pelle nera o jeans . L’intimo è ben messo in mostra sotto pants in paillettes e mini giubbotti abbinati.
Emerge un’anima da “bad girl” sottolineata dagli accessori: stivali al ginocchio con fibbie e logo, orecchini con l’iniziale della maison, cappellini con visiera portati al contrario.
Ma ecco che all’improvviso si torna bambini, e il famoso personaggio dei cartoni “ Spongebob” irrompe in passerella.
Prima su tracolle e borsoni e poi su morbidi maxi pull, coat, scarpe, completamente invasi dal tradizionale motivo della simpatica spugna.
A questo punto sembrava che fosse proprio finita la sfilata.
Ma spesso l’apparenza inganna, e sulle note della Traviata iniziava il capitolo conclusivo.
Involucri di patatine, orsetti gommosi , cereali colorati, pop-corn, barrette di cioccolato si librano sul abiti eleganti e dal taglio sartoriale.
Dulcis in fundo entra una sposa che porta sul suo abito in stile romantico , ingredienti, indicazioni alimentari e valori nutrizionali.
Unica cosa da dire: per Jeremy Scott “ Nothing is impossibile”.
di (Sandra Mascali)