Moschino, guardie in bianco e nero

Unica e coerente con l’epoca storica del boom economico, quando l’Italia impazziva per Fellini, l’Europa era alle prese con la beat generation, Twiggy rappresentava l’icona femminile per eccellenza e Walt Disney affermava “Se puoi sognarlo, puoi farlo”.

Tutto questo è racchiuso nei cinque minuti di fashion show in cui la maison, guidata da Rossella Jardini, si riconferma un passo avanti a tutti. Elmetti abbinati al classico bianco e nero declinato in rigati e stampe optical, mini-abitini con applicazioni flower e ton sur ton pastello, dai profili bianchi, che ricordano tanto Jackie Kennedy Onassis per poi concludere con il pizzo sangallo decisamente paragonabile alla nostra “Dolce Vita”.

“Per questa stagione l’idea di partenza è venuta da una pellicola storica degli anni Sessanta, Due per la strada, con Audrey Hepburn. Da lì, la Jardini ha detto aver ripreso le proporzioni rimpicciolite e aggiunge le righe. Righe come le mille che percorrono il tailleur pantalone, o con la piccola gonna very Mary Quant. Senza dimenticare lo spolverino a trapezio da indossare come un vestito: proprio come faceva fuori e dentro il set la nostra Audrey, abbinandolo al cap rigido e bombato.

(di Benedetta Gandini)

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