Moschino FW 2021
Un corto di 10 minuti. Un fashion show nello show. Jeremy Scott, “l’ultimo ribelle della moda”, presenta così la Fall/Winter collection 2021, con un cast stellare e la diversity come protagonista. Non mancano citazioni del passato, sorprese e colpi di scena in perfetto stile Moschino.
Jungle Red in un film di fine anni ‘30
Il nome della nuova collezione Autunno/Inverno 2021, nasconde qualcosa. Jungle Red è una particolare tonalità di rosso, uno smalto che tutte le donne dell’alta società vogliono provare in un esclusivo salone di bellezza di Manhattan. È The Women, un film del 1939 diretto da George Cukor, in cui compaiono solo donne. In particolare è la scena di un fashion show in Technicolor a ispirare il Creative Director di Moschino, che questa volta diventa regista.
Il messaggio è chiaro: sii straordinariamente te stessa in tutte le occasioni, con Jungle Red. A ribadirlo è la sexy Dita von Teese, che chiude il cortometraggio da regina di cuori in un lungo abito rosso, arricchito dall’apertura a cuore sul lato B. Un The End tra ironia e sensualità.
Ogni Stella è unica e speciale: il valore della diversity
Jeremy Scott è noto per essere lo stilista delle celebrità, e sceglie per il suo cast 36 diversissime Star tra top-model, it-girl e pin up, per uno show che è molto di più di una sfilata. Tra le Stelle di Scott: Haley Bieber, Miranda Kerr, Shalom Harlow, Stella Maxwell, Amber Valletta, Winnie Harlow, Precious Lee e Dita von Teese, la “Queen del neo-burlesque”. Ma anche la modella 72enne che tutti vogliono: Maye Musk assume il ruolo di presentatrice. Lei è la mamma speciale di 3 prodigi, tra cui il celebre imprenditore proprietario di Tesla. Moschino riconosce il valore aggiunto della diversità: taglia, colore della pelle, età sono perle da valorizzare con la nuova collezione.
Inizia lo Show, sediamoci comodi
Si respira l’atmosfera della Golden Age di Hollywood e tra le altre, Dita Von Teese e Winnie Harlow prendono posto sulle poltrone di un teatro dallo stile retrò. Lumière, Musique! Si apre il rosso del sipario. A ritmo di musica, donne diverse si raccontano attraverso abiti unici che si adattano alle sfaccettature della vita quotidiana. Tra nostalgia e fantasia di quella normalità che ancora ci manca.
E così sfilano donne in carriera in completi gessati con dettagli unici, su uno sfondo di grattacieli. E per un weekend di relax in campagna, niente di meglio che avere il cielo addosso (letteralmente) ma anche qualche mucca. Poi, come un’artista dell’arte povera, il genio di Scott trasforma un elemento di scarto come il sacco di patate, in sbuffi e fiocchi di abiti raffinati.
In un Fashion Safari vediamo sfilare, tra trench con cintura e maniche a sbuffo, una Giraffa in paillettes, un Coccodrillo oro, un Leopardo bustier e un bellissimo Fenicottero rosa: un abito monospalla arricchito con dettagli luminosissimi. Non finisce qui. Scott continua il suo dialogo con l’arte, come quella volta in cui ha omaggiato il Cubismo nei suoi abiti (http://www.giltmagazine.it/fashion/la-collezione-primavera-estate-2020-moschino/).
Sfilano completi perfetti per un pomeriggio al museo: tinta unita, colori vividi e dettagli in stile Moschino. Ma la donna non è semplice spettatrice del quadro. E così, ad un cambio di musica, il dipinto si agita di colori e prende vita. Le modelle si staccano dallo sfondo ed escono dalla cornice in abiti da sera decorati da pennellate post-impressioniste, come tele dipinte a mano.
Per concludere, sfilano le spettatrici dello Show in abiti lunghi. È una serata di gala dal sapore anni ‘40 in cui nero, rosa, fucsia e oro sono i colori protagonisti. Uno stile da red carpet, con dei tocchi Pop e dettagli divertenti che strizzano l’occhio allo spettatore.
La creatività del limite
Non è la Milano Fashion Week che ci saremmo aspettati. Senza sciami di folle e fotografi né grandi eventi. Ma Scott non ha dubbi: la creatività sta nei limiti. Con la nuova collezione ci invita a non smettere di credere nell’originalità e nel fashion, per una normalità diversa ma in grande stile. Infondo, anche Franco Moschino aveva le idee chiare: la moda è una forma di protesta. Qui, una protesta contro la noia e le tute, ci vuole fantasia.
di Camilla Mantovani