Alla Milano Fashion Week, la casa di moda italiana Etro ha presentato la nuova collezione primavera/estate 2016. Come riferimento Veronica Etro ha deciso di omaggiare il balletto russo facendo esibire le modelle su una passerella di parquet antico in un salone foderato di specchi come fosse una sala prove. Il motivo di questa collezione è ricercato e multidimensionale: abiti eterei, fastosi e romantici per una delle collezioni più riuscite del marchio. Per la stagione primavera/estate Etro rinfresca la silhouette con una danza di tulle, pizzo traforato e reti.
Nella maison votata al nomadismo culturale si passa da giardini anglosassoni a foreste sud americane passando per quelle mitologiche: un’atmosfera romantica resa ancora più magica dai meravigliosi abiti in passerella che fanno sì che le modelle sembrino uscire da un quadro di Botticelli.
Fiori, fiori, fiori: si respira un profumo di giardini inglesi d’altri tempi con lo stile liberty di Etro! Body, tutù, gonne morbide, abiti lunghi, “volant” di chiffon e scarpette con i nastri sfilano sulla passerella: abiti senza peso che sembrano scivolare dal corpo per muoversi come fossero dotati di vita propria. Questi abiti lunghi avvolgono in una nuvola di plissè le belle ballerine-modelle sulla passerella.
Poesia, danza e trasparenze: morbidi abiti dai colori soffusi e micro fantasie floreali in contrasto tra loro, tulle trasformati in top e indossati sui pantaloni fluidi, gonne longuette che solo se studiate da vicino rivelano i ricami che le ricoprono. I pantaloni presentati nella nuova collezione sono pochi e sono svasati fino a terra. Il paisley è un costante punto di ispirazione per Etro e non manca anche in questa collezione. Gli spolverini dalle maniche a kimono sono tutti reversibili e il bomber di seta è trapuntato all’interno oppure costruito su un fitto intreccio di nastri.
La passione per il decoro e per le grafiche, la cura nei delicatissimi e minuziosi disegni che impreziosiscono i capi, la ricerca dei materiali,la modernità dei tagli e l’artigianalità sono sicuramente ciò che permette al marchio di avere una produzione originale e molto apprezzata.
di Flavia Liviero
