Il mondo classico è da sempre fonte d’ispirazione per Versace, un’eredità che oggi rivive attraverso l’edizione limitata Pop Magna Grecia. Non a caso, il brand affonda le proprie radici in quella che fu una delle maggiori colonie greche, denominata “Magna” per lo straordinario sviluppo economico e culturale da cui fu investita. Proprio dal patrimonio storico-artistico di questa regione, Gianni Versace attinse i codici stilistici che resero celebre il marchio nel mondo, a partire dal logo con il volto allusivo della Medusa, capace di sedurre chiunque ne incrociasse lo sguardo.
Una dichiarazione d’amore alla Calabria
Gianni espresse spesso un forte senso d’orgoglio ed appartenenza alla città natale, la sua Reggio Calabria, trasfigurata quasi a luogo mitico. La Magna Grecia riprese così vita nelle collezioni di alta moda firmate Versace, senza mai limitarsi alla citazione, ma accogliendo un patrimonio culturale di cui si fece evoluzione. Nacquero le iconiche stampe e gli abiti fluenti che non temevano la nudità, rielaborati attraverso svariati input artistici, dal Barocco alla Pop Art. Uno stile totalizzante che circondò lo stilista anche negli spazi più intimi, come nelle stanze dell’appartamento milanese di via Gesù.
Pop Magna Grecia: gli oggetti collezionati da Gianni Versace nella nuova limited edition
Oggi è la sorella Donatella, Direttore Artistico della maison, a reinterpretare ancora una volta questo immaginario classico attraverso un’edizione limitata della borsa Empire Palazzo. Un tributo alle passioni di Gianni e all’heritage del brand, da tramandare e far conoscere ad un giovane pubblico in cerca di accessori unici. La scelta del modello è invece ricaduta su un successo di casa Versace, questa volta con fantasie dipinte e stampate a mano sulla morbida pelle, in tre varianti colore. Vasi, statue, fregi ed ornamenti antichi, tutti arredi originali provenienti dal palazzo di famiglia, compongono giochi di sovrapposizioni ed ambientazioni oniriche. La tavola cromatica dalle nuances vibranti appare uscita da una serigrafia di Andy Warhol, in un’esplosione di tinte che non passa certo inosservata. Ed è subito Pop Magna Grecia!
di Vittoria Ferrero