“La cultura tedesca degli anni ’70 ispira la collezione Prada…”
Dimenticate per un attimo tutto quello che avete visto nelle stagioni precedenti e ricollegatevi alla sfilata uomo di gennaio 2014.
Stessa scenografia, stessa passerella, immersa questa volta nella magistrale esibizione di Barbara Sukova, attrice e cantante tedesca.
“Rainer Werner Fassbinder e Pina Baush sono per me una fonte d’ispirazione costante. Questa collezione, più introspettiva delle altre, nasce proprio dalla visione quasi ossessiva della cultura tedesca degli anni 70, del dibattito tra le classi sociali“, queste le dichiarazioni di Miuccia Prada.
Il rigore di quegli anni traspare subito dalla durezza della collezione.
Maxi coat squadrati con bordatura in pelle oro, argento o pelliccia, montoni oversize con interni in shearling.
Le trasparenze degli abiti- tunica in seta alleggeriscono il look e donano una sensualità graffiante e fiera. Le stampe optical invece si combinano con pull a V.
Il collo si fascia con sciarpe sottili e colorate.
Anche nelle borse a tracolla traspare la rigidità ‘70ty. Si alternano infine zeppe in pvc e stivali anch’essi con zeppa e con gambale alto.
La donna Prada è libera e ribelle, indipendente e originale.
Miuccia continua a sorprendere e far riflettere. Ogni collezione un insegnamento per tutti.
di (Sandra Mascali)