Saelf X Bjork: collaborazione fiorentina per una capsule no season

Il brand emergente Saelf di Giulia Spitaleri entra in partnership con il concept store fiorentino Bjork e lancia la sua nuova capsule collection durante Pitti Uomo 106 all'insegna di ricerca sartoriale e sostenibilità

di Martina Faralli

Saelf, brand emergente di Giulia Spitaleri, entra in partnership con il concept store fiorentino Bjork e lancia la sua nuova capsule collection durante Pitti Uomo 106. Il Drop 04 è no season, in larga parte no gender e celebra la ricerca sartoriale all’insegna della sostenibilità.

Saelf X Bjork

Prima di essere di tessuto, un capo è di carta. Prima ancora, è fatto della colla che tiene insieme ritagli di idee che costellano un moodboard in continua evoluzione. Il processo creativo passa da implicito a esplicito nel Drop 04 di Saelf, creatura della designer Giulia Spitaleri. Realizzata in collaborazione con il concept store Bjork, nel cuore di Firenze, la capsule collection presentata nei giorni di Pitti Uomo 106 è un inno all’artigianalità locale e allo stile contemporaneo in cui lo studio meticoloso di ogni singolo dettaglio emerge con forza.

La collezione prende vita dal basso verso l’alto: ad ispirarla sono le persone, i clienti di Bjork, con i loro gusti e le loro necessità. Da oltre 10 anni, infatti, una clientela variegata e internazionale si avvicenda nella boutique ubicata nei pressi di Ponte Santa Trinità, e Spitaleri ha deciso di mettere la propria arte al loro servizio. L’obiettivo è comunque quello di arrivare anche ad un pubblico più ampio, a clienti che apprezzino il valore del made-to-order e del tailor made, lasciandosi sorprendere dalla precisione meticolosa di un capo sartoriale.

Una capsule dall’anima concettuale

La capsule collection si compone di quattro look distinti: uno femminile e tre no gender, tutti caratterizzati da taglie flessibili e regolabili. Questo approccio inclusivo riflette la filosofia di Saelf, che invita a riscoprire l’essenza dei capi e del proprio io – il nome gioca infatti con la parola inglese self – attraverso un contatto diretto e personale con la clientela. 

Ogni pezzo della collezione, dai top ai pantaloni, dalle camicie alle gonne, è realizzato con un tailoring preciso e tessuti naturali di alta qualità come il fresco lana e i cotoni organici. Questi materiali definiscono silhouette che partono dal classico per declinarsi in un minimalismo quasi futuristico, arricchite da dettagli impercettibili come le impunture a contrasto che i conoscitori delle botteghe artigiane di un tempo potranno sicuramente apprezzare.

Ad accompagnare il Drop 04 di Saelf ci sono oggetti che sottolineano l’approccio concettuale del brand alla moda. Il cartamodello e i pezzi di una camicia sono messi sottovuoto per preservarli fuori dal tempo, dando loro identità di non-ancora-abito. Piccoli elementi di design sottolineano la circolarità dei materiali, un tema che si ripropone anche nei tessuti con cui la collezione è realizzata, appositamente ottenuti da fonti sostenibili.

Saelf proietta così il fatto a mano nella modernità, celebrando l’importanza delle realtà locali e cercando di rieducare il pubblico alla bellezza di una moda pensata.

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