Un’atmosfera surrealista quanto onirica, quasi felliniana, quella ricreata dall’artista e paesaggista svizzero Thomas Fletcher in occasione della sfilata moda uomo di Ermenegildo Zegna F/W 18. Un set di neve bianca, ispirato al racconto fotografico SNOW, apparentemente appena fioccata ma artificiale, intorno ad una irregolare successione di plinti bianchi, tutti collocati nell’austera sala neo-brutalista dell’Università Bocconi di Milano.
Alessandro Sartori, Direttore Creativo della Maison italiana, presenta una collezione ispirata all’Oasi Zegna, la riserva naturale Alpina della famiglia biellese, che fonde sport e sartorialità indoor e outdoor restando fedele alla ricerca di eccellenza del brand, la cui genuinità e freschezza emergono nei colorati intarsi di giacche, cappotti e borse, variopinti di blu e viola, blu chiaro e blu scuro, e nei ricami figurativi di tronconi dorati, caratteristici del territorio montano di Zegna.
Una natura madre che diventa filo conduttore dell’intera collezione. Dal ricavo della lana: cashmere, mohair compatto e alpaca garzata, utilizzata soprattutto per cappotti sportivi in esclusiva dal Lanificio Zegna, alla tintura dei tessuti degli stessi, avvenuta attraverso coloranti privi di materiali chimici, passando per un organico fissaggio del colore. Linee morbide, scollature geometriche e revers scolpiti e arrotondati caratterizzano il petto.
In linea con il morphing delle categorie, il logo XXX, simbolo della ricercatezza della linea Ermenegildo Zegna Couture, viene ampiamente utilizzato come jaquard o su abiti e accessori quali borse tecniche in pelle, zaini e calzature. Per la prima volta, inoltre, si assiste all’utilizzo della Pelle Tessuta, innovativo materiale Zegna, in versione con motivi a spina di pesce su borse e sacche.
di Benedetta Longobardi