Un evento davvero di grande impatto quello che lo stilista tedesco Philipp Plein ha messo in piedi per presentare la sua nuova collezione Primavera/Estate 2015.
La serata si apre quando un gruppo di sincronette si tuffa ed esibisce con una performance di nuoto sincronizzato nelle acque della piscina di Via Carlo Botta, 18.
Subito dopo l’atmosfera viene riscaldata dalla voce del rapper americano Theophilus London che fa la sua comparsa a bordo di un jet ski cantando Tribe.
A poco a poco i modelli iniziano a sfilare sulla passerella a bordo piscina indossando la collezione ispirata al “Water World” pensata dallo stilista per un uomo sicuro di sé, avventuroso e ironico, un capitano moderno alla conquista del mondo.
La collezione gioca su capi semplici ma rivisitati e presentati in chiave moderna e super cool.
Stemmi, alamari ricamati e fatti a mano ripresi direttamente dal mondo della marina fanno la loro comparsa su blazer in seta, maglioncini a girocollo e jeans chiari e strappati, destinati a diventare il prodotto più IT di stagione.
Giacche a doppiopetto dai colori classici marinareschi come il blu, il rosso e il bianco sono accompagnati da maglioncini a treccia con profondi scolli a V e da T-Shirt a righe sulle quali fanno capolino stampe esagerate ispirate al mondo subacqueo con squali cartoon, tucani e bouganvillee.
L’uomo di Philipp Plein è un uomo attento ai tanti dettagli che arricchiscono i capi, per la sera vengono realizzati bomber in pelle dai volumi ampi e giacche dalle maniche e revers rivestiti da micro cristalli che portano all’eccesso.
Focus sui materiali usati per gli accessori come pelle di pitone laminato, coccodrillo dall’esclusiva rifinitura matte ad effetto carbonio.
I sandali a listini realizzati in pelle preziosa e le sneakers luccicanti così come loafer con stemmi completano i look insieme alle tote-bag in canvas stampato e pelle Saffiano.
In esclusiva, gli occhiali da sole di Italian Independent, marchio di Lapo Elkan, che per l’occasione ha fornito alcune delle creazioni eyewear più particolari.
di (Dafne Funeck)
