Un istinto creativo che viene sprigionato in passerella
Piccioli riflette sull’importanza di fare, di riuscire ad essere creativi in un modo in continuo movimento e cambiamento; diventa importante distinguersi grazie a passione e creatività, senza subito pensare al tornaconto economico. Una vera e propria celebrazione dell’Haute Couture, della sua eleganza e originalità, capace di rendere ogni pezzo davvero unico e senza pari. Il guardaroba proposto si allontana dal passato e racconta un presente, una modernità molto attuale.
In passerella, un abito corto in seta accompagnato da una giacca con cuciture esterne, un’importante gonna a sirena ocra accostata a una giacca grigia maschile, un wrap dress coperto da un cappotto in cashmere; non mancano gonne balloon in taffetà, le tute-tuxedo, i soprabiti adornati di paillettes, blazer sartoriale, gilet, bluse, pencil skirt, pantaloni a palazzo e le T-shirt caratterizzate da zip sulla schiena.
L’Haute Couture viene resa così attuale anche dal cappotto in PVC per l’uomo, che presenta sulla sua superficie scaglie lucidate e cucite, e che viene indossato in coppia a una gonna che svela poi sotto di sé un pantalone cargo: viene messa in scena un’illusione originale che sa come concretizzarsi nel capo. Degli abiti apparentemente paradossali che però hanno un loro motivo, un loro perchè; così come gli accostamenti inediti di colore, mai banali: il beige che si sposa con il turchese, il senape con il rosa pallido e così via.