Zuhair Murad, il fashion designer che in breve tempo, a seguito del suo arrivo a Roma, è divenuto il più ricercato dalle donne del jet set internazionale. Partito da Beirut con una valigia piena di sogni, si è sempre contraddistinto per i suoi abiti capaci di incarnare l’assoluta eleganza che non ha difficoltà ad intersecarsi con il patinato mondo dell’haute couture.
Per confezionare un abito capace di emozionare e attirare a sé gli sguardi di coloro che contano, occorre un lungo lavoro di artigianato che può durare migliaia di ore. La sinergia tra le componenti di un capo deve essere impeccabile, glamour e soprattutto frutto della combinazione tra il patrimonio antico, ovvero la tradizione, e la creatività che si evolve ogni dopo giorno.
Resilienza è la parola chiave per Zuhair Murad
La giornata di mercoledì dedicata all’Haute Couture parigina si è conclusa con il maestro Zuhair Murad. Reduce da un periodo non facile caratterizzato prima dalla perdita di quasi tutto l’archivio del suo storico atelier, andato completamente in fiamme con l’esplosione che ha devastato la città di Beirut, e dalla pandemia dopo, eccolo Murad, con una carica invincibile a calcare la passerella dell’Haute Couture con la collezione 2021.
Vent’anni persi non solo di lavoro bensì di storia, la quale avrebbe lasciato l’ennesima firma indelebile del designer. Zuhair Murad si è rimesso in gioco, risistemando idee e pensieri, ma per farlo ha seguito una sorta di mantra caro alla cultura del suo paese di origine. La resilienza, risposta a molti problemi.
Lusso fastueux tra ricchezza e opulenza
La collezione, presentata a Parigi davanti a un pubblico ristretto, è apparsa come un flusso infinito di abiti sontuosi attraverso i quali Murad si è chiaramente divertito con un glamour audace e senza sensi di colpa, rivisitando con gioia i suoi migliori successi. Gli abiti da sera pronti per il red carpet e disseminati di ricami, brillavano con frange di cristalli in argento e oro. Mantelle di taffetà a palloncino perfettamente in linea con l’intera collezione. Immancabili decori realizzati con strass, a creare un attraente contrasto tra forme voluminose e silhouette sottili.
La palette dell’Alta Moda firmata Murad
Una tavolozza di nero profondo è stata sdrammatizzata dai toni gioiello dello smeraldo, rubino e zaffiro, conferendo agli abiti un fascino vivace e accattivante. Il motivo di questo contrasto, ha sottolineato Zuhair Murad, è il fatto che le donne di oggi vogliono essere sotto la luce dei riflettori, bramano di protagonismo e sono concentrate su un lusso fastueux; per assecondarle, il designer ha preso ispirazione dalla luce accecante tipica dei lampadari di uno storico palazzo sul Canal Grande.
L’opulenza della collezione Haute Couture firmata Zuhair Murad è incantevole sia dal punto di vista visivo che per la storia che si cela dietro la sua realizzazione. L’ispirazione tratta da Venezia non è scontata ed è sinonimo di ripartenza.
La città veneta ha permesso al designer di fermarsi a riflettere su quante siano le caratteristiche in comune con la sua città natale; la storia e l’opulenza sono profondamente intrecciate con l’estetica mediorientale. Nei secoli ha subito invasioni, distruzioni, pestilenze, ma è sempre riemersa splendente, circondata nella sua magia. Questo spirito di rinascita era ciò che piaceva a Murad ed è ciò che ha voluto portare sulla passerella dell’Haute Couture.
di Agnese Pasquinelli