Un’apparente nonchalance combinata all’ossessione per i dettagli e accostamenti. Questo fa degli uomini italiani i più ammirati al mondo. Una precisazione sarebbe però d’obbligo, anche se molti storceranno il naso salvo poi sul finale abbozzare un sorriso malizioso di approvazione. L’abito maschile, quello classico e sartoriale, quello che esprime il concetto di eleganza, il passe-partout per cene, feste, gala e riunioni, ha le sue radici nel Regno Unito. Sì: non italiane ma britanniche. A istituzionalizzarlo fu infatti Lord Brummell negli inizi dell’800. Vero anche che se dobbiamo riconoscere l’invenzione agli inglesi è pur corretto dire che noi da subito lo abbiamo personalizzato. Per indole e per carattere l’uomo italiano è davvero molto diverso; se l’eleganza inglese condanna la vanità in favore di rigore e silenzio, il gusto italiano esige e ricerca una esaltazione della bellezza, un piacere visivo ed estetico che modera con una velata nonchalance nell’indossare. Origini a parte, il resto è tutto Made in Italy . La presentazione della “giacca napoletana” trasforma letteralmente la storia del costume maschile degli inizi ‘900. Un grazie, il primo, va a Gennaro Rubinacci e Vincenzo Attolini che presero il capospalla e lo svuotarono del suo interno. Spalle morbide, alleggerite o private di spalline, interni semi o interamente sfoderati, linee più aderenti al corpo. Una natura completamente destrutturata, easy da portare e comoda da indossare tanto che in vestibilità viene paragonata a una camicia. La giacca-camicia, appunto! Da qui in avanti è una rivoluzione, uno sdoganamento, avanzata e sbizzarrirsi continuo del Made in Italy, dei suoi sarti e con loro degli uomini che hanno rappresentato l’eleganza e l’italianità nel mondo. Da Brioni e alle sue prime sfilate uomo negli anni ’50, avanguardia pura; all’ambasciatore di fascino Marcello Mastroianni; all’estrosità e classe dell’Avvocato Gianni Agnelli, icona di stile e ben riassunto da questa sua frase: “La trasgressione ha senso solo quando si ha perfetta padronanza delle regole”. Allora, ben tornato Tailor Made! E ben tornato uomo elegante e sofisticato con il vezzo della personalizzazione.
Federica Piacenza