Ormai la tecnologia ha cambiato totalmente le nostre vite. Non parliamo solo scoperte in campo scientifico ma anche, come in questo caso, nel camaleontico mondo della moda. Ogni anno, infatti, i designer ci sorprendono presentando nuove e sempre più rivoluzionarie proposte. Dall’utilizzo di materiali innovativi, come alghe e funghi, all’impiego di stampe innovative, come la stampa 3D, fino alla personalizzazione dei prodotti tramite nuove tecnologie. Quest’ultimo è il caso del brand svizzero Bally, che per la SS 21 presenta una collezione di accessori caratterizzati dal taglio Laser-Cut.
Bally e la Collezione Laser-Cut
Con Laser-Cut si intende un taglio laser di precisione, applicato alla pelle, che va a creare dei motivi definiti, in questo caso geometrici e moderni. Questa tecnologia, connubio perfetto di tradizione e innovazione, viene applicata a diverse categorie di accessori. Vediamo quindi nel dettaglio di cosa si tratta partendo dalle proposte di borse. La borsa Sandah è caratterizzata da manici lunghi, una pochette interna removibile e un foulard, applicabile in vari modi, per un tocco di colore. Le borse Vedah e Vesper, invece, sono borse capienti dotate di patta removibile e dall’iconica chiusura 1851. Quest’ultima è stata ripescata direttamente dagli archivi Bally e modernizzata grazie all’inconfondibile forma allungata.
Per quanto riguarda le scarpe, invece, vengono proposte tre tipologie diverse di calzatura. Dalla classica sneaker bianca, resa più accattivante grazie al contrasto con la pelle marrone dal taglio Laser-Cut, allo stivaletto con suola carrarmato e fibbia B-chain. Il vero protagonista però è lo zoccolo, caratterizzato da una semplice banda di cotone a cui poi è stato applicato il motivo tagliato. La fibbia Janelle Buckle, introdotta negli anni ’60 come motivo grafico per calzature eleganti, rappresenta un dettaglio senza tempo per la maison. Ultima, ma non per importanza, la cintura Janelle, composta dalla stessa iconica fibbia e da un semplice taglio laser a quadretti. Questa collezione riconferma nuovamente la conoscenza dei maestri pellettieri di Bally, che mandano avanti questo mestiere utilizzando tecnologie innovative in armonia con la tradizione.
Curiosità: l’archivio Bally
Dal primo giorno in cui fondò l’azienda, Carl Franz Bally conservò ogni calzatura, catalogo e poster. Questo ha permesso al brand di creare un archivio a Schönenwerd che, ad oggi, è composto da più di 35.000 creazioni. La collezione include le scarpe che per prime hanno catturato lo sguardo di Mr. Bally durante i suoi viaggi. Presenta sandali egiziani, calzature da arrampicata centenarie, tacchi in seta fatti a mano, mocassini e persino pattini da ghiaccio in pelle. Dal 1942 il Museo Bally espone una delle più grandi collezioni del settore. Sono stati necessari più di novant’anni di ricerche approfondite per assemblare la collezione. I visitatori riescono a ripercorrere cronologicamente la storia del brand dal principio,ovvero quando le prime scarpe Bally furono create nel 1851.
di Carlotta Gasparato