New York e il Tempio di Dendur del Metropolitan Museum fanno da cornice alla sfilata Chanel Métiers d’art 2018, progetto creato dalla compagnia Paraffection. Un progetto pensato e iniziato da Mademoiselle Chanel in persona, che ogni anno celebra le maestranze artigiane che collaborano con la maison. Chanel, già nel suo studio a 31 rue Cambon, si era avvicinata ai migliori artigiani del tempo, creando una collaborazione che ancora oggi viene valorizzata.
La Paraffection, fondata nel 1997, conta 26 Métiers d’art tra artigiani e manufatturieri, e nonostante la pressione della modernità, il loro intento rimane lo stesso. Quello di preservare la magia dell’artigianalità, e soprattutto di tramandare questa innata capacità di creare “il bello” alle generazioni future.
La Location
New York è sempre stata molto cara a Gabrielle Chanel, per la sua dinamicità e intensità. Non è un caso che Karl Lagerfeld scelga questa città come sfondo di molte delle sue sfilate. Per questo Métiers d’art 2018 viene scelta non solo New York, ma una delle sue pietre miliari, il Metropolitan Museum of Art. All’interno di questa cornice, già di per sé suggestiva, viene scelto il Tempio di Dendur, tempio in pietra arenaria donato dall’Egitto al Met nel 1965. Una scelta voluta per far calare gli spettatori, e tutto il mondo, in questa terra magica e lontana.
La collezione
Omaggiando l’antica tradizione egizia, l’oro è presente in tutta la collezione, impreziosendo e decorando i capi iconici della tradizione del marchio e non solo. Il tailleur in tweed, creato da Chanel nel 1954, viene rivisitato in chiave moderna e completato da lunghi vestiti bianchi. In questo modo il tailleur diventa ancora più estemporaneo, grazie anche alla scelta dei cappelli tanto cari a Gabrielle Chanel. Ma non vi è solo uno sguardo al passato; alcuni dei capi più contemporanei dello street style vengono infatti usati per rendere la collezione attuale.
I materiali
Con l’intento di rimanere in questo limbo fra passato e futuro, i tessuti utilizzati da Chanel spaziano tra seta, pizzo, pelle e materiali tecnici. I gioielli, simbolo più prezioso dell’artigianalità, sono resi imponenti, come l’importanza dei loro creatori. Tutte decisioni prese per valorizzare l’efficienza del Made in France nella ricerca di nuovi materiali e tecnologie, senza però dimenticare la propria tradizione artigiana.
Gabrielle Chanel è stata la madrina di tutte noi, e il suo modo di concepire al tempo la moda e le donne, era vista come una rivoluzione. Con grande maestria ha saputo prendere capi maschili e trasformarli in capi femminili, chiedendosi continuamente “perché no?!”. Ancora oggi questa volontà di plasmare il mondo della moda traspare nelle collezioni del più sensibile custode del brand. Un uomo che ad ogni collezione fa sognare le donne con la stessa intensità con cui lo faceva Gabrielle Chanel mezzo secolo fa.
di Eleonora Valente