Design vs Moda: forme e geometrie glamour prendono vita

E’ un fatto risaputo che il design abbia sempre attinto dalla moda fin dal passato. Questi due mondi hanno infatti iniziato a fondersi partendo dai primi del Novecento, attraverso le influenze artistiche di movimenti quali il Futurismo e il Cubismo.

Forme, geometrie, colori e movimenti, possono essere contenuti in un unico oggetto di design o persino in un abito. Il fenomeno del design che si lega al fashion si è sviluppato negli anni con grande irriverenza e forza, per dare vita a grandi mutamenti stilistici.

Un elemento fondamentale che è entrato a far parte del panorama artistico mondiale è il dress design. Gli abiti scultorei rappresentano una costante importantissima per i fashion designer. Uno dei primi nella storia della moda a sviluppare tale tema, è stato Roberto Capucci. Lo stilista considerava i capi delle vere e proprie opere, i tessuti dei materiali da plasmare, le silhouette delle forme geometriche.

A seguire, sulla scia del “petite Balenciaga italiano“, sono poi succeduti Issey Miyake, Iris Van Herpen, Alexander McQueen, Ryota Sakai, Tiziano Guardini (che ha unito attualità, ecosostenibilità ed originalità), Asya Kozina (con la categoria abiti da sposa) e Cleofe Finati by Archetipo (con gli abiti da cerimonia).

Come dimenticare gli eccentrici abiti di McQueen per Lady Gaga, vere sculture contemporanee in stile dark che hanno svelato il segreto dello stilista, scomparso nel 2010. Un rapporto di fragilità nelle pieghe delle sue creazioni e un non so che di misterioso e macabro.

Anche Iris Van Herpen, con i suoi abiti in acciaio, seta e con le stampanti in 3D, ha lasciato un segno importante nella moda alternativa, grazia anche all’uso di materiali tecnologici e agli accostamenti insoliti.

E ancora, Issaye Miyake, definito designer della luce, di colore e gioia; uno scultore del tessuto che crea collezioni dalle forme oversize. Iconica e senza tempo la famosa linea Pleats Please.

I fashion trends negli ultimi tempi hanno registrato una crescita esponenziale verso la ricerca e l’uso di materiali alternativi, dall’abbigliamento agli accessori. Sia il prèt-à-porter che l’haute couture non hanno saputo resistere al richiamo dilagante dell’hand made, dal sapore vintage e super creativo.

Ed ecco comparire mini bags dalle forme più disparate, con applicazioni sfavillanti da vera principessa. Scarpe che mostrano tacchi fantasiosi, come coni e triangoli a spirale che prendono vita a sud delle caviglie delle fashioniste più cool. Tessuti alternativi fanno invece da sfondo alle borse, dalla rafia al legno, dalla plastica all’alluminio.

Fendi, Hèrmes, Dolce&Gabbana, Prada, Miu Miu sono alcuni dei brand di alta gamma che giocano con queste particolarità. Seguono la scia dell’Alta Moda anche le aziende low profile, mantenendo però un livello qualitativo in fatto di stile (O Bag, Coccinelle, Furla).

Come sempre, non perdete l’appuntamento con lo shop on line dal tocco Gilt, visitando i siti:

https://www.luisaviaroma.com/donna/catalogo/nuovi+arrivi/lang_IT

http://www.yoox.com/it/donna/abbigliamento%20nuovi%20arrivi/shoponline#/dept=clothingwomenna&gender=D&season=E

E dunque, che lo stile sia con voi, per una primavera coloratissima e glam!

di Alessandra Capasso

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