La moda è fatta di innovazioni, ispirazioni che tornano dal passato e rivisitazioni in chiave attuale di trend lasciati per qualche tempo in un cassetto. Allo stesso tempo ci sono dettagli che rimangono in voga nonostante il passare degli anni e il susseguirsi delle collezioni, ovvero quei capi e accessori divenuti icone di stile e simboli della maison che li ha creati.
Uno di questi miti senza tempo è la borsa Lady Dior. La sua è una storia recente, iniziata nel 1994 in una boutique Dior, sulla base di un’idea chiara e precisa: creare una borsa che fosse allo stesso tempo elegante e con una forte identità. Diversi sono gli elementi che contraddistinguono questa it-bag conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. L’iconico motivo a cannage, ispirato alle poltrone in voga negli anni dell’ancienne régime. I manici arcuati, ideati per permettere alle donne di sfoggiare la borsa mantenendo una gestualità elegante. Gli charmes che pendono tintinnando da uno dei manici e che compongono, lettera per lettera, la parola Dior.
Non è solo il design raffinato e i dettagli ricercati ad aver fatto ascendere Lady Dior nell’Olimpo della moda, anche il suo debutto è degno di essere raccontato e ricordato. Nel settembre del 2004 Lady Diana si trovava in Francia per l’inaugurazione di una mostra al Grand Palais di Parigi, e in quell’occasione l’allora première dame – Bernadette Chirac – donò alla principessa la nuova nata della maison Dior. Lady Diana rimase così affascinata da quella creazione in pelle nera che in seguito la mostrò in altre occasioni ufficiali.
La spiccata eleganza di questa borsa le consente anche di essere estremamente versatile, risultando una buona alleata tanto per dare un tocco in più a un outfit basic quanto per illuminare un abbigliamento ispirato alle campagne pubblicitarie studiare dalla casa di moda francese. Un tubino aderente o una leggera gonna a plissé sono due alternative apparentemente distanti ma accomunate dal fare delle linee semplici il loro punto di forza, e per questo perfette per essere abbinate alla semplice ma ricercata creazione firmata Dior.
Fabiana Althea Mazzariello