Il Made in Italy più famoso al mondo si firma Gucci. La maison fiorentina, infatti, anche quest’anno è rientrata nella classifica di Interbrand, che segnala i cento migliori marchi al mondo.
La società, controllata dal gruppo Ppr, si è classificata alla 38esima posizione, un gradino più in alto rispetto l’anno scorso e da ben tredici anni rientra in questa classifica, confermandosi primo marchio italiano. Per la società di consulenza, Gucci è primo in tutti i settori di attività, con un valore pari a 9,446 miliardi di dollari (in crescita dell’8% rispetto al 2011). Il brand sa coniugare con successo il proprio spirito artigianale e di qualità con la ricerca di linguaggi e immagine contemporanei, puntando su politiche di responsabilità sociale.
“Gucci è un marchio leggendario, apprezzato in tutto il mondo come autentico, autorevole e di successo. Non è un caso che siamo ancora il primo marchio italiano in classifica, non solo nel settore nel lusso. Oggi come non mai il valore di questo marchio è espressione del perfetto equilibrio tra la nostra tradizione fiorentina e italiana e la reputazione come leader indiscusso nel mondo della moda”, ha commentato con un certo orgoglio il presidente e amministratore delegato di Gucci, Patrizio di Marco, sottolineando l’impegno profuso “nella continua ricerca di un comportamento responsabile ed eticamente integro e sostenibile”.
Il Made in Italy anche quest’anno si fa rappresentare dal settore lusso. Dopo Gucci portabandiera, il tricolore vede la new entry in classifica di Prada e Ferrari. 84esimo posto per Prada, conquistato con un valore di 4,271 miliardi di dollari, che non si è lasciata quasi scalfire dalla crisi del 2011 (l’anno scorso ha, infatti, registrato una crescita dei risultati finanziari del 26%), grazie soprattutto alla capacità di sfidare e anticipare le tendenze, dettandole a livello internazionale.
Automotive, ma da sempre brand del lusso, Ferrari si aggiudica invece il 99esimo posto, con un valore di 3,770 miliardi di dollari, conquistando il mercato grazie anche ai nuovi accordi di licensing.
Fuori dalla classifica, invece, Armani: ma non sappiamo dire dove si sarebbe posizionata. La ragione è la mancanza di dati pubblicamente disponibili, prerequisito essenziale per l’ingresso in classifica.
Manfredi Ricca, Managing director di Interbrand Italia, ha osservato che “il successo di ognuno di questi tre brand del settore lusso nasce da una loro evoluzione senza sosta, nel rispetto però della loro lunga storia tradizionale. In aggiunta, su un piano prettamente industriale e finanziario, Gucci e Prada hanno mostrato come sinergia di gruppo e ricorso al mercato di capitali siano condizioni necessarie – anche se non sufficienti – per cogliere le opportunità di una domanda così ampia e diversificata come quella odierna.”
La tredicesima edizione della 100 Best Global Brands, le prime cinque posizioni della classifica sono occupate da Coca-Cola, Apple, IBM, Google e Microsoft.
(di Azzurra Zaglio)