Il viaggio tra l’arte e la moda tra tappe ripercorse e nuovi orizzonti

Le ultime notizie dal fashion system hanno posto l’attenzione sulle nuove direzioni creative e le mosse di mercato, ma non dimentichiamo la parte romantica ed estetica della moda, quella legata all’arte, a cui è dedicato questo numero di marzo

di Pamela Romano

Louis Vuitton e gli artisti 

Uno dei brand che annovera una ricca lista di collaborazioni con grandi artisti è senza dubbio Louis Vuitton. Merito della direzione creativa di Marc Jacobs negli anni tra il 1997 e il 2013, che vide il grande successo delle collaborazioni con artisti dal calibro di Stephen Sprouse nel 2001 e i giapponesi Takashi Murakami nel 2002 e Yayoi Kusama nel 2012. Di quest’ultima sono stati ripresi gli iconici pois per creare un restyling del brand e dei suoi store nel 2023, mentre quest’anno toccherà a Takashi Murakami e il suo mondo colorato e fumettistico mandare in crash l’e-commerce di Louis Vuitton. Sì, perché l’edizione del 2003 è talmente rimasta iconica che tutt’ora ha un impatto sul mercato vintage non indifferente e ci sono grandi aspettative dietro al drop in uscita il 14 di marzo. 

Takashi Murakami ha saputo reinterpretare l’iconico monogram grazie al semplice uso dei colori, rendendolo senza tempo in un brand che esiste da parecchio tempo e che così appare giovane e vivace. Il Superflat garden Cherry Blossom, protagonista di questo drop di marzo, fa poggiare i famosi fiori di ciliegio che ogni anno attirano migliaia di turisti per la loro fioritura, sui modelli Speedy, OnTheGo, Papillon, Boulogne e nuovi accessori esclusivi da collezionare.  

Blazy e il design 

A prenderci gusto a tenere arte e moda a stretto contatto è stato Matthieu Blazy per Bottega Veneta, sostituito da Louise Trotter, proveniente da Carven, e adesso attesissimo al suo debutto a Chanel. Dopo la sfilata SS23 con le sculture futuriste a fare da cornice e le Superleggere di Gio Ponti come sedute, gli ospiti della SS25 si sono accomodati sulle poltrone Sacco del 1968 di Zanotta e progettate dai tre designer italiani Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro. L’intenzione dello stilista era quella di ricreare un’esperienza legata all’infanzia, come quella che possa essere indossare i vestiti dei propri genitori quando si è bambini. I morbidi pouf ca van san dire in pelle, sotto forma di galline, orsi, balene, conigli, volpi erano tutti comodamente, e qui il termine è polivalente, acquistabili on line. Arte, moda e design in un pezzo unico, da tenere in casa. 

Loewe e l’arte olfattiva  

Un altro stilista che lascia una particolare attenzione all’arte nel brand dove è stato negli ultimi undici anni è Jonathan Anderson da Loewe. Sono da collezionare i flaconi della linea Botanical Rainbow, con le sue tre fragranze ambrate: Earth con un inaspettato tartufo, pera, mimosa e violetta, Agua Drop a base di cisto, bergamotto e fiori d’arancio, e 001 Woman con gelsomino, lino e muschio. Realizzati attraverso la maestria di Juan, José e Vicente Lladró, fondatori dell’omonima casa di porcellana spagnola nata negli anni Cinquanta. Detentori della scoperta di una nuova tecnica di cottura della porcellana risalente al 1982, firmano questi flaconi con il tappo floreale nei colori bianco, blu e rosa in 600 pezzi per colore disponibili in tutto il mondo. Una vera chicca alla scoperta della sinestesia. 

Queste le recenti commistioni tra arte contemporanea, design e artigianato che la moda nella sua incessante ricerca della bellezza ci propone. 

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