Nell’era post pandemia, la stagione fredda di Bally mostra capi progettati per durare
Linee pulite, materiali naturali e toni neutri: questi gli elementi essenziali di Purity of Form, la nuova collezione Fall/Winter 2020 di Bally. Questo autunno il brand svizzero punta al rispetto dell’ambiente, creando una linea dalle silhouettes morbide e pulite, che esprimono l’integrità e l’eterogeneità delle forme. Le proposte sono eleganti, in un mix di classicità e sartorialità unito a texture e linee fluide. Le stampe astratte e gestuali, ispirate all’arte modernista europea di fine secolo, incontrano i tessuti con motivi tratti dall’archivio svizzero di Abraham.
Purity of Form è connessione alle forze naturali ma anche dimensione grafica, che con equilibrio perfetto si incontrano dando vita a una collezione dal sapore spontaneo. Tornano gli elementi della tradizione: la lavorazione di pelle, montone e scamosciati che vengono assottigliati, stratificati, lisciati o lavorati plongé. La palette, principalmente composta da nero e bianco calce, si arricchisce di tinte neutre quali l’avorio e il grigio tortora. In un continuo intreccio di tradizione e innovazione, quest’anno i look puntano ad enfatizzare le calzature.
La donna Bally
Si parte appunto dalle scarpe. Tra i modelli senza tempo spiccano gli stivali alti Dayan in pelle bicolore e la décolleté Deva. Nuovi modelli presentano l’elemento B-Chain, simbolo che rappresenta l’eredità del brand, mentre altri sono impreziositi da placchette in metallo martellato. Le borse sono tote, a tracolla o nella ancora amatissima versione mini. Anch’esse impreziosite da un dettaglio metallico tutto nuovo.
Il metallo lo ritroviamo poi sui capispalla: nei bottoni dei cappotti in pelle o dei modelli in montone. Le affilate silhouettes sartoriali delle camicie in seta sono contraddistinte da stampe all-over e accompagnate da morbidi cardigan in cashmere. La maestria di Bally nella lavorazione del pellame si nota nelle camicie oversize e nelle gonne a vita alta, e trova la sua massima espressione nel cappotto patchwork chevron. Si compongono, nei vari look, strati eleganti e confortevoli.
L’uomo Bally
La maestria nelle calzature viene celebrata nei mocassini in pelle arricchiti con il nuovo hardware 1851. Gli stivaletti vengono proposti nella variante in pelle e suede. Per l’uomo Bally troviamo zaini sportivi e borse a tracolla, con cuciture lineari e i dettagli bicolori. La gamma sportiva in nylon, inevece, è caratterizzata da grosse fibbie e finiture impermeabili. Nei toni caldi della terra, i vari strati si sovrappongono e si affiancano a giacche in pelle, corte o di media lunghezza, in montone e suede. Le camicie in twill di seta e le maglie in lana si abbinano a denim slavato e a pantaloni cinque tasche in pelle.
La presentazione: Kaleidoscope
Bally presenta la collezione Fall/Winter 2020 attraverso l’arte sensoriale della performance; nasce così Kaleidoscope: un’installazione immersiva che amplifica il concept della collezione. Un tunnel accompagna lo spettatore nel luogo in cui acqua e luce si incontrano, in un’esperienza carica di potenza e catalizzatrice di suggestioni, il cui fine ultimo è la riflessione sull’importanza di capire il nostro posto in natura.
L’installazione offre la possibilità di vedere le cose da una moltitudine di prospettive diverse, proponendo uno stile di vita all’insegna della sensibilità e della consapevolezza del proprio posto nel mondo. Tutto nella collezione ricorda quella luce tipica dei paesi nord europei che si appoggia con dolcezza a tonalità neutre, in un omaggio alla luminosità e all’elegante semplicità, esattamente ciò di cui abbiamo bisogno dopo il lungo periodo buio appena affrontato.
di Francesca Salza