On stage: “La parodia del potere maschile nel palazzo”. Casting: Willem Dafoe, Adrien Brody, Gary Oldman, Jamie Bell e Tim Roth. No, non è il Kodak Theatre e non siamo a Los Angeles e questa non è la notte degli Oscar. Sono le ore 18 e questa è la passerella di Prada Uomo AI 2012-13 dove però il tappeto rosso (e nero) non manca. Regista d’eccezione, Miuccia Prada. Che l’uomo del prossimo grande freddo lo vuole così: elegante e sobrio, come usa ora, un pochino overdressed. E il pensiero va alla camicia che si sovrappone al maglione a collo alto; con una punta di eccentricità quando il cappotto è a microdisegni tipici delle cravatte. Gli abiti sono l’emblema della classicità, in lana nera o grigia. Spariscono le borse, mentre le scarpe sono ricamate. All’occhiello, tutte le “passioni” dell’uomo: pins di palloni, pistole, spadini, o fazzoletti piegati origami abbinati a garofani o rose in pelle. “La sensazione e’ che ora torni l’elegante, anche se sei mesi fa avevamo fatto il contrario. Comunque mai la sciatteria, che detesto. Chi è sciatto nel vestire lo è anche mentalmente”, Miuccia docet.
Mascolinità contemporanea invece da Jil Sander, una collezione che si muove tra controllo e rilassatezza. Parola d’ordine pare sia oversize. Ampi cappotti in pelle dominano la collezione, seguiti da maxi trench in vitello o agnello che creano un’alternanza di superfici lucide e opache. Parka cerati effetto-pelle sottolineano il ruvido appeal di un’uniforme in plastica monocromatica. Over anche nei dettagli, i revers sono più ampi e le costruzioni doppiopetto, gli abiti hanno profili precisi e sono definiti dalla densità dei materiali. Proporzioni rinnovate per i pantaloni dalla linea più ampia con risvolti accentuati. Predominanza al nero per la scelta cromatica e sono solo sporadici gli interventi di colore.
Federica Piacenza