La pencil skirt: un grido di sensualità!

pencil skirt

Capo icona per antonomasia, la pencil skirt torna alla ribalta, salendo sul podio delle tendenze Primavera/Estate 2020 a favore di una donna libera, moderna e decisamente sensuale

La moda, si sa, è da sempre lo strumento preferito dalle donne per esprimere la propria essenza e femminilità. Una femminilità in continua evoluzione, che la moda segue di pari passo e alla quale risponde aiutandola a prendere forma. La Paris Fashion Week ha appena concluso in bellezza le sfilate di stagione, finendo di tracciare le tendenze più cool per questa Primavera/Estate 2020. Un’estate in cui la donna diviene delicata e seducente, distaccandosi, finalmente, dalla tendenza al genderless, che negli ultimi anni era diventata quasi un imperativo. Un vero e proprio inno all’iper femminilità, decisa e sensuale ma mai volgare o scontata, che vede nel ritorno della pencil skirt il nuovo irrinunciabile must-have. Accanto ai modelli ladylike, trovano spazio anche proposte più maliziose, come quelle in pelle, con spacco strategico, proposte da Gucci e Bottega Veneta. O le versioni più romantiche, aderenti e in stampa floreale, firmate Dolce & Gabbana.

Le curiose origini

Ricordata anche con il nome di longuette, l’intramontabile gonna a matita cavalca nuovamente le passerelle della stagione, con la sua inconfondibile eleganza e seduzione. Dalle linee pulite e diritte con pinces in vita e con uno o due spacchi per permetterne il movimento, la pencil skirt ha una storia curiosa. La leggenda risale al 1908, quando Mrs Edith Hart O. Berg, moglie di un associato dei fratelli Wright, divenne la prima donna americana a viaggiare in aereo come passeggera. In quell’occasione, la donna avvolse uno spago attorno alla lunga gonna, all’altezza delle caviglie, per evitare che il tessuto potesse gonfiarsi durante il volo. L’immagine di Lady Hart O. Berg mentre camminava con lo spago ancora legato, venne fotografata e girò il mondo. Fu proprio questa, a quanto pare, ad ispirare la moda delle hobble skirt, la gonna lunga e stretta.

1954: la collezione H di Christian Dior

Ma a definire lo stile della gonna a matita indossata ancora oggi, fu il couturier francese Christian Dior. Nel 1954, Dior divenne finalmente leggenda, allontanandosi dall’idea di una femminilità ancora troppo austera, proponendo una nuova silhouette per la donna. La nuova collezione H, prendeva le forme di una vera H maiuscola, con linee diritte ed una sottile enfasi sul punto vita, in grado di conferire alla donna un’elegante sensualità. La nuova pencil skirt spostava l’attenzione sui fianchi e fasciava la donna in una delicata aderenza, allontanandosi dai modelli New Look più voluminosi e sin troppo noiosi. L’inizio di una nuova femminilità, più libera e decisa, era alle porte.

Anni Cinquanta: la pencil skirt sugli schermi

Con l’avvento degli anni ’50, la longuette divenne capo icona per eccellenza. Adatta ad ogni donna e perfetta per ogni occasione, fu l’indumento prediletto dalle stelle del cinema. Audrey Hepburn adorava indossarla per un tocco chic ed elegante, e ben si adattava all’androginia dell’attrice. In “La finestra sul cortile”, la splendida immagine di Grace Kelly in un modello verde lime espresse la bellezza di una donna elegante e raffinata. Sophia Loren la rese invece super sexy, abbinandola a giacchine avvitate e a top dalle spalline sottili. Fu però con Marylin Monroe che la pencil skirt si tramutò nel capo sexy per eccellenza. Le aderenze della gonna sulle cariche curve dell’attrice creavano una sensualità esagerata e provocante. Le linee diritte e fasciate ne modificavano l’andatura, dando vita alla storica camminata ondeggiante e super sexy by Monroe.

La longuette at work

Lontano da questa nuova ostentazione sensuale, la pencil skirt degli anni Cinquanta/Sessanta era considerata anche un capo molto pratico e funzionale. La piccola piega posta sul retro facilitava i movimenti della donna, e la rese perfetta come capo per le uniformi femminili lavorative. Per molte donne la gonna a matita è ancora oggi l’indumento perfetto da indossare sul lavoro. Un capo chiave del guardaroba d’ufficio: elegante, formale e femminile, prediletto anche dalle donne di potere che non vogliono rinunciare alla propria sensualità. Insomma, un capo versatile che si adatta ad ogni silhouette, esaltando le diverse personalità di ogni donna. Sensuale, formale, chic, sexy, la pencil skirt è in ognuno di questi aggettivi, e appare perfetta per incarnare quell’ideale di femminilità libera e moderna.

Pencil skirt versione 2.0

La moda Primavera/Estate 2020 ha presentato una donna decisa e volenterosa di portare in alto la propria sensualità. Una donna che urla al mondo il suo essere femmina. Con la sua sensuale eleganza, la pencil skirt torna alla ribalta. Nella collezione Métiers d’art 2020 di Chanel, Virginie Viard, creativa della maison, la propone come protagonista della scena. La pencil skirt by Chanel è l’ideale di una femminilità emancipata e trasgressiva. Virginie le propone in total black, ma la vivacizza con venature dorate, ricami di sequin e cinture gioiello. Romantica, invece, la versione tweed color corallo chiaro, pesca e albicocca. Givenchy e Stella McCartney la vestono in total denim, per un look sporty chic. Prada la vuole casual, abolendo il tacco 12 e abbinandola a flat shoes. Versace ci gioca sopra, proponendola nella coloratissima versione a fantasia jungle. Dunque, come abbinarla? T-shirt, camicie, crop top, giacche, anfibi o decolletè, tutto è permesso!

Il “mai più senza” ha finalmente il nome di pencil skirt.

 

di Eleonora Formicola

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