L’innovazione tecnologica nella moda ci salverà la vita

La wearable technology è in continua crescita nel settore moda, e promette di monitorare la nostra salute attraverso gli abiti, tenendoci ancor più connessi

di Pamela Romano

Contrariamente al periodo che stiamo vivendo, caratterizzato dall’attenzione a ciò che indossiamo, di come è fatto e come reagisce ad esso la nostra pelle; alla lotta contro lo spreco e il super fast fashion e la ricerca di soluzioni più sostenibili possibili, il futuro si prospetta roseo grazie alla wearable technology.

Il settore moda è sempre più in trasformazione; esiste ormai una moda, definita digitale, che usufruisce di camerini virtuali, stampa 3D, NFT e sfilate nel metaverso, e abiti intelligenti e accessori che contengono nelle loro fibre tecnologie come sensori, LED e connettività Bluetooth: questa è la tecnologia indossabile. Quest’ultima, tra le più recenti innovazioni tecnologiche dell’abbigliamento, mira a migliorare la vita quotidiana, monitorare la salute attraverso la lettura dei parametri vitali, o fornire esperienze interattive. Tutto ciò che è in fase sperimentale, o che non appena è disponibile on line va sold out, sarà probabilmente la normalità per la Generazione Beta che si affaccia alla vita in questo 2025.

Alcuni esempi di tecnologia indossabile hanno trovato terreno fertile nello sport, degne sostitute dello smartwatch; brand come Hexoskin, Sensoria e Athos rilevano rispettivamente battito cardiaco, contapassi, lunghezza del sonno e calorie bruciate, e monitorano il movimento muscolare e la postura durante l’allenamento. Questa tecnologia viene anche in supporto alla sostenibilità, basti pensare agli zaini con pannello solare per fungere da power bank. Inoltre, esistono capi autoalimentati, fatti di tessuti che generano energia tramite il movimento o l’esposizione al sole.

Pensando alla tecnologia indossabile e alla sostenibilità, sarebbe sicuramente d’aiuto una giacca autoregolante come quella di Marty McFly in Ritorno al Futuro Parte II del 1989. Si risparmierebbe nella produzione del campionario; e sarebbero comodissime anche le Nike autoallaccianti che il brand ha proposto nel 2015, ma non sono ancora di uso quotidiano visto il costo. Viene naturale chiedersi se il film ha previsto in qualche modo il futuro o se è stato di ispirazione. Fatto sta che esistono capi con materiali intelligenti che si adattano al corpo, come giacche riscaldate che regolano la temperatura in base alle condizioni esterne.

Tra gli obiettivi della wearable tecnology c’è attualmente la lavabilità dei capi e l’abbassamento dei prezzi per renderli accessibili a un pubblico più ampio. Rientrava in queste due caratteristiche la creazione nata dalla collaborazione tra Levi’s e Google, uscita in Italia il 3 ottobre 2019, ad oggi non più disponibile. La Levi’s Trucker Jacket con Jacquard by Google è l’iconica denim jacket con tessuto Sherpa al suo interno che, grazie ad un jack, permette di collegarsi al tag Jacquard, a sua volta connesso al proprio smartphone tramite app, per gestire i comandi come meglio si preferisce. Attraverso il polsino sinistro è possibile gestire la musica, chiamate e messaggi, e connettersi a Google Home o Alexa.

Chissà cosa penseranno di Ritorno al Futuro i nostri nipoti, mentre indosseranno i loro abiti smart.

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