London Fashion Week 2020/21
In questo delicato momento di incertezze e disillusione, il settore moda è unito per offrire supporto agli appassionati e ai consumatori attraverso diversi strumenti. In primis, l’utilizzo dei social e di varie piattaforme per mandare un messaggio di positività, speranza, e generare un modello più inclusivo e al passo coi tempi.
London Fashion Week: digital e neutral-gender
La prima London Fashion Week in versione 100% digital inizia venerdì 12 giugno 2020 e sarà gender-neutral: unirà collezioni femminili e maschili. Il British Fashion Council aveva reso noto, ad Aprile 2020, che anche la London Fashion Week sarebbe diventata interamente digitale, con una piattaforma dedicata che accoglierà show, presentazioni e interviste.
La piattaforma si pone anzitutto come un canale ufficiale del British Fashion Council a cui si potrà accedere tramite l’Indirizzo www.londonfashionweek.co.uk, e sarà attiva per dodici mesi. I contenuti resteranno disponibili online e potranno essere visionati in qualsiasi momento. Il link è aperto a tutti, dai giornalisti ai buyer, fino ai consumatori, per accorciare le distanze e avvicinare tutti in questo momento difficile.
Si tratterà di un evento di enorme importanza, attraverso cui si potrà prevedere il futuro dell’intera industria; una fashion week per la prima volta senza front row, senza influencer e senza location esclusive.
Il nuovo modello digitale unirà moda, cultura e tecnologia. Sarà arricchito da contenuti multimediali dei designer, creativi e artisti, attraverso interviste, podcast, diari di design e showroom virtuali per la vendita delle collezioni. Tutto questo per non far rimpiangere le classiche e attesissime sfilate.
Il calendario degli show rispetterà quasi fedelmente lo stesso set di date e appuntamenti di una fashion week fisica; da venerdì 12 a domenica 14 giugno 2020, ogni brand avrà un orario specifico per la presentazione. L’unica differenza sarà che le presentazioni delle collezioni maschili e femminili avverranno insieme e non divise, com’era finora avvenuto.
Il programma digitale
Il programma digitale provvisorio presenta più di cento stilisti e marchi, suddivisi in tre sezioni: Lfw Schedule, Explore Section e, infine, la sezione chiamata Designer Profiles. La prima sezione include 34 brand inseriti nel calendario ufficiale, che sceglieranno il modo di presentare le nuove collezioni, tra riunioni virtuali, filmati creativi e performance dal vivo.
Saranno invece 33 i marchi presenti nella Explore Section, dedicata più in generale a format innovativi di comunicazione, informazione ed entertainment. Verranno inoltre raccontate le storie di successo di molte personalità che gravitano attorno alla moda.
Infine, alla voce Designer Profiles saranno disponibili le schede relative a oltre 100 designer tra cui David Koma, E. Tautz, Sabry Marouf e Matteo Bigliardi
e la condivisione dei loro ultimi lavori. Ogni designer avrà una propria pagina con un link diretto all’ e-commerce o all’ account Instagram.
Impegnativo citare tutti i partecipanti e le relative modalità di presentazione, ma tra i nomi più noti spiccano Chalayan, Marques’ Almeida (il duo di stilisti Marta Marques e Paulo Almeida, artefici di un documentario sulla loro nuova collezione sostenibile), Mulberry (che presenta una performance, parte del progetto My Local Series), Pronounce (che anticipa in un video le proposte SS 21 insieme a quelle del prossimo autunno/inverno) e realtà che non ci si aspetterebbe in una fashion week: da Jd.com, in collaborazione con A-Cold-Wall, Paul Smith e Smythson, a Lavazza.
Daranno il proprio contributo alla piattaforma anche Farfetch, Joyce, LN-CC, GR8 Japan, Galeries Lafayette Champs-Elysées e altri retailer, media e brand partner internazionali. Questa iniziativa segnerà in maniera decisiva il rapporto che il mondo della moda avrà con il pubblico. La decisione di Londra è rivoluzionaria, rappresenta il primo esperimento di piattaforma digitale che ingloba l’intero calendario di una delle capitali più importanti del circuito. Sarà interessante vedere in quale direzione si porranno anche Milano, Parigi e New York.
Guarda tutti gli eventi cliccando i link:
https://linktr.ee/LondonFashionWeek
https://londonfashionweek.co.uk/
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di Virginia Scarano
