Al civico 12 di Via del Gesù l’uomo della prossima estate di Donatella Versace ha sfilato mascolino e un po’ rude.
Un po’ boxeur un po’ gladiatore calca la passerella combinando gioielli da peso massimo con filigrane peso piuma, parka iridescenti e vestaglie da bordo ring senza dimenticare tonalità pastello e flou di forte impatto. E’ il lottatore dell’ultimo secolo dal passo sicuro sottolineato da sandali simil trainer da gladiatore in pelle metallizzata, mocassini in gomma con nappine e calzari da monaco con allacciatura impreziosita dalla Medusa.
Tessuti leggeri, impalpabili: bouclè, jacquard di nylon e in fresco di lana, sete, mohair estivo e denim, ma anche pelle. Come un Dio greco tutto made in Italy fa foggio e sfoggio del suo cosciente sex appeal evidenziato in giacche monche delle maniche che mettono in mostra il bicipite, il pantaloncino da combattimento diventa un bermuda da giorno come da sera.
Niente minimalismo nella collezione voluta da Donatella Versace che mette in scena un archivio storico temporale ricchissimo: riferimenti anni ’90, ma anche suits classici dalla silhouette decisamente a V, fianchi stretti e spalle importanti.
Dettagli come da tradizione si ritrovano nelle stampe, che riprendono i classici temi Versace e le righe ” Menphis”, come negli accessori, dove l’iconografia storica e celebre della maison è tutta presente: shopper mannish in vari pellami color verde acqua, fucsia e metallizzati oltre a valigette porta documenti oversize, braccialetti in pelle o schiavo con elementi metallici e l’indiscutibile Medusa, senza dimenticare – ovviamente – le cinture metalliche o intrecciate.
( di Federica Piacenza)