Louis Vuitton celebra i primi 5 anni delle sue iconiche sneakers dalla suola a onda con la collezione LV Archlight 2.0, fra design futuristici e materiali sorprendenti.
LV Archlight 2.0 rivoluziona le calzature iconiche Louis Vuitton
Sin dal loro lancio a opera di Nicolas Ghesquière per la Primavera/Estate 2018, le LV Archlight di Louis Vuitton sono schizzate in cima alle classifiche delle sneakers più amate dalle celebrities di tutto il mondo. Dalle regine delle passerelle Gigi e Bella Hadid alla IT girl Hailey Bieber, dal fashionista figlio d’arte Jaden Smith alla Undici di Stranger Things Millie Bobby Brown, passando per la star del pop Dua Lipa e la ex diva di Game of Thrones Sophie Turner, tutti amano giocare con le linee all’avanguardia e la silhouette non convenzionale di queste scarpe da ginnastica d’autore.
Per festeggiare il loro quinto compleanno, Louis Vuitton lancia la collezione LV Archlight 2.0, un proseguimento nel design iconico delle calzature originali arricchito da materiali inconsueti e modelli innovativi. Fra le novità assolute c’è l’utilizzo di inserti in rafia e pizzo guipure, emblematici della capacità della Maison francese di contaminare i classici con ispirazioni provenienti da terre lontane e da altri tempi. La fascinazione per l’architettura è poi ben chiara in dettagli come la linguetta oversize e la maxi suola, sempre ondulata e volutamente proiettata in avanti, verso il futuro.
Nuove linee fra contrasti e contaminazioni
Le scarpe LV Archlight 2.0 non sono semplici sneakers: la sapienza artigianale di Louis Vuitton crea infatti degli ibridi con altri modelli di calzature come i desert boots, gli stivali alti e addirittura i mocassini, senza comunque che le scarpe Archlight perdano la loro riconoscibilità. Linee come LV Mansion si contraddistinguono ad esempio per i volumi imponenti e i richiami al mondo gotico, incorporando elementi come fibbie metalliche e suola scultorea.
All’opposto si trovano invece le romantiche LV Cottage, le cui tonalità tenui e le finiture all’uncinetto creano un contrasto intrigante con le forme strutturate della scarpa. E a proposito di dimensioni importanti, la collezione LV Stage sembra arrivare direttamente dagli anni 2000, complici la stazza oversize, i materiali tecnici e i dettagli metallici che fanno sognare gli amanti della moda Y2K.