Missoni & Co: anche per questa Primavera/Estate, la tendenza stripes si impone nello stile come elemento fashion evergreen, capace di mettere tutti d’accordo. Se negli anni ‘60 l’Optical Art esaltò la natura grafica e decisa delle righe, fu in realtà Coco Chanel che rese la Chemise Breton roba da donne, esaltandone il lato modaiolo e decontracté.
Il mood contemporaneo, con la sua tendenza al put-together e alla personale interpretazione dei dettami della moda, favorisce la coesistenza di forme e stili differenti tra i quali scegliere: se Max Mara esprime il trend a tinte forti e primarie, con righe spesse e regolari per pantaloni ampi e capispalla alla marinara, Blugirl veste la donna con lunghe gonne gipsy a righe bianche e verdi. Armani invece ne esalta l’eleganza con il classico stile marinière. Prada utilizza invece la riga nel modo più nuovo e sperimentale: accostando il nero al colore in diversi spessori, per tailleur che ricordano la sinfonia di un pianoforte.
Per una full immersion nel colore, è Missoni a dettare le regole della tendenza rainbow stripes, in un tripudio multicolor che rimanda all’attualità e ai movimenti in corso per i diritti civili. Le righe colorate, con riferimenti storici al folclore sudamericano e agli abiti delle “baiadera”, ispirarono molti stilisti, tra cui Missoni che, nel 1968, lanciò il primo abito a maglia lavorato a righe, sul modello della linea di costumi.
Angela Missoni, per le sue incantevoli creazioni, attinge dagli archivi e dall’heritage della Maison e propone un mix and match di righe verticali, orizzontali e diagonali, che corrono su diverse lunghezze e tessuti, senza tralasciare il Dna knitted&colorful.
Kaftani ed abiti-camicia ampi e lughi dal sapore etnico convivono con shorts, body e converse: parola d’ordine eleganza rilassata, per un Brand che ha costruito sul mood spensierato e dégagé la sua forte identità.
Abbandonate dunque ogni rigidità, voi che entrate nella stagione estiva: rigare dritto sì, ma scegliendo ognuna la propria direzione.
di Jessica Landoni