Diversità, famiglia e libertà; apprezzamento per l’anticonformismo, per la curiosità e per il colore. Sono queste alcune delle parole utilizzate per descrivere Missoni X Pigalle, capsule collection maschile che vede la collaborazione fra il marchio di streetwear di Stephane Ashpool e l’iconica maison di maglieria di Angela Missoni.
E proprio questi sono gli attributi che appaiono traslati nei tessuti e nelle forme della stessa collezione, un incontro inedito fra i richiami al mondo del basket del brand parigino e la sapienza artigianale della casa di Varese. Missoni si diverte a scavare nel proprio heritage, riproponendo stampe d’archivio degli anni fra il 1985 e il 2010, e declinandole in due linee di colore: blu-viola e beige-giallo.
Chi conosce le iconiche righe sa comunque che, per Missoni, di colori non ce ne sono mai abbastanza. È così che i pezzi essenziali dello streetwear elevato di Pigalle vengono presi d’assalto da caleidoscopici inserti. Capi di punta come il varsity bomber e i trackpants si riempiono di pannelli patchwork, emblema di una comodità che va a braccetto con l’estro. Questo connubio si estende ancora di più con la vestaglia in pima cotton, che sfodera gli stessi motivi sui bordi e sulle spalle. Persino il berretto deerstalker di Sherlockiana memoria viene rifinito con i variopinti tessuti a maglia.
Ma l’oggetto-icona di Missoni X Pigalle è un accessorio tanto insolito quanto rappresentativo del vibe dell’intera capsule collection: il pallone da basket interamente ricoperto da tessuti Missoni, frutto della maestria nell’arte giapponese del temari, ovvero l’utilizzo di scampoli di stoffa per realizzare palle da gioco.
Questo cocktail di sapienza artigianale e anticonformismo rilassato è disponibile in esclusiva da Colette a Parigi, al Dover Street Market di Ginza e negli store Pigalle.
di Martina Faralli