Una liaison nata nel 1800, quando couturier come Worth, Poiret, Paquin e Doucet iniziarono a realizzare costumi per opere teatrali.
1924, la contaminazione artistica continua. Coco Chanel viene contattata per realizzare i costumi per “Le train bleu” di Cocteau. Sempre in Francia, nel 1976 il designer Yves Saint Laurent si ispira per la sua collezione F/W ai balletti russi.
Gli anni Ottanta sono decisivi: è infatti il 1982 quando allo stilista italiano Gianni Versace viene commissionato di realizzare i costumi del balletto “Josephslegende” e de “il Capriccio” di Strauss. “Il teatro è il mio vero amore”, dichiara Versace in un’intervista. Un anno dopo il suo successo, è il marchio Missoni a fare il suo debutto a teatro: la casa di moda realizza infatti i costumi per la “Lucia di Lammermoor” di Donizetti. Anche Fendi ha sempre espresso il proprio amore verso le opere teatrali, creando numerosi capi, in particolar modo pellicce, per produzioni di Verdi, Puccini, Mozart e Bizet.
Non solo teatro però, anche il mondo della danza ha visto grandi nomi della Haute Couture dare il loro contributo. Lo stilista Christian Lacroix in un’intervista disse a riguardo: “disegnare per la danza o per il teatro è il mio ossigeno. La moda influenza lo spettacolo e lo spettacolo nutre la moda”.
1983, è il turno di Jean Paul Gaultier, che inizia a realizzare i suoi iconici abiti corsetto per lo spettacolo di danza “Dèlices”.
Torniamo in Italia: è Roberto Capucci che nel 1986, con la sua teatralità, realizza i costumi per le vestali nell’opera “Maria Callas”. Giorgio Armani, altra icona del panorama fashion italiano, costumista teatrale dal 1980, crea nel 2002 la “Bata de Cola” per il “Joaquin Cortés Show”.
E se Alberta Ferretti ha strabiliato tutti nel 2001 con i costumi realizzati per la “Carmen” di Bizet, Antonio Marras, amante del teatro shakespeariano, ha sedotto il pubblico del “Sogno di una notte di mezza estate”. Recente è invece la collaborazione della Maison Valentino con la regista Sofia Coppola, che lo scorso anno ha diretto “La Traviata”.
di Benedetta Guidi