Moschino, Jeremy Scott : “Fast & Genius”

 Un anno intenso per la Maison italiana che dopo aver compiuto trenta anni si ritrova più in forma e attiva che mai con l’arrivo di Jeremy Scott, nuovo direttore creativo della celebre casa di moda orgoglio del made in Italy nel mondo. Scott riuscirà senz’altro a reinterpretare l’identità e l’essenza di Moschino un po’ persa dopo la scomparsa dal timone della griffe di Franco Moschino nel 1994.Un cambio di rotta radicale dopo Rossella Jardini, storico braccio destro di Franco.La collaborazione tra la Maison e il designer americano avrà inizio con la collezione autunno inverno 2014-2015, che ha sfilato a Milano in occasione della fashion week. Una collezione ironica, elegante, irriverente, in una parola: geniale.

Lo stravagante e poliedrico Jeremy Scott è entrato in casa Moschino, e non lo fa di certo in punta di piedi.

Ha debuttato con la sua nuova collezione durante la Milano Fashion Week 2014/2015.

Jeremy non smette mai di stupire, gli aficionados di certo non saranno rimasti delusi dalla personalità eclettica del designer americano e i pochissimi che non avevano ancora incontrato il Signor Jeremy Scott sono rimasti senza parole. Provocazione e concept stravagante non sono mancate nemmeno questa volta e il giovane stilista conquista tutti.   

Come un moderno Andy Warhol, Scott reinterpreta i brand e i prodotti commerciali più noti della nostra epoca, facendoli diventare accessori da indossare. E così, i cereali della colazione diventano abiti da sera, i popcorn delle splendide cappe e le scatole di pomodori si trasformano in tubini. 

Persino la M di Moschino viene rivisitata e diventa proprio come quella della famosissima catena Mc Donald’s.

Il richiamo ai colori simbolo del marchio, conosciuto in tutto il mondo, il giallo e il rosso, sono stati il fulcro della nuova capsule collection che ha lasciato tutti senza fiato.

Il junk food  rivisitato in chiave pop è stato il leitmotiv del nuovo direttore creativo della Maison.        

Un vero e proprio inno al consumismo, all’eccesso e all’ironia, per la maison che non vuole prendersi mai sul serio. D’altronde, solo una vera icona pop come Jeremy Scott poteva giocare in maniera così brillante con la metafora “fast-food/fast-fashion”.

Insomma un matrimonio perfetto quello tra la Maison Moschino e il geniale Jeremy Scott.

Si mormora che sia stato chiamato da Massimo Ferretti (presidente del gruppo Aeffe, proprietario del marchio, nda) per rilanciare il brand nel mercato americano, e siamo sicuri che ci riuscirà, portando il nome della maison a un livello più globale e sicuramente più giovane.

Come non notare, infatti,  la presenza tra gli spettatori delle giovanissime star americane Rihanna, Miley Cyrus e Katy Perry, quest’ultima arrivando con più di un ora di ritardo ha fatto slittare l’inizio dello show che comunque è rimasto all’altezza delle aspettative. Con queste “amiche” icone e con la sua grande personalità, Jeremy riuscirà senza sforzo a portare in auge il nome Moschino, anche oltre oceano.

Elemento caratterizzante delle collezioni del designer americano è l’integrazione tra uomo e donna, per lo stilista i due generi si fondono fino ad annullarsi, mentre per Moschino maschile e femminile sono due universi ben distinti e separati, sarà interessante scoprire quale sarà l’approccio dell’eccentrico stilista per la prossima stagione uomo; per il momento, godiamoci ancora per un po’ questa favolosa collezione.

I capi e gli accessori in stile Mc Donald’s, infatti, stanno già andando a ruba tra i trend setter e le blogger di tutto il mondo.

Tra i capi “must have” la t-shirt con la scritta “I Don’t Speak Italian but I Do Speak Moschino”,  tra gli accessori  la cover per iPhone “French Fry Case”, che riproduce una vera e propria confezione di patatine fritte McDonald’s. Entrambi, disponibili da subito online o nei negozi monomarca.

Il giovane designer americano ci propone, infatti, la possibilità di acquistare capi e accessori in vendita da subito, senza aspettare il solito meccanismo che prevede tempi troppo lunghi tra la sfilata e la vendita dei capi nelle boutique.

Altra geniale intuizione in chiave “fast”  per questa sua prima collezione in casa Moschino.

Lo stilista ci regala sempre colpi di scena, ma questa “rivoluzione produttiva”, così al passo con i tempi moderni, ci lascia davvero senza parole.

Un debutto in pieno stile Jeremy Scott, con tanta ironia e un pizzico di follia, ingredienti tanto cari alla filosofia del brand. In passerella, lo stilista americano ci racconta una donna sempre elegante e sofisticata  ma anche ironica e irriverente, perfetto specchio della donna contemporanea.

 

di (Sabina Brandi)

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